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News / Nazionali / Rifiuti

18-01-2016

Terre e rocce da scavo, approvato dal Governo in secondo esame decreto di semplificazione

ll Consiglio dei Ministri, nella riunione del 15 gennaio 2016, ha approvato in secondo esame preliminare uno Schema di decreto del Presidente della Repubblica che semplifica la disciplina di gestione delle terre e rocce da scavo.

TERRE E ROCCE DA SCAVO
Gestione semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo (decreto del Presidente della Repubblica – secondo esame preliminare)

Il provvedimento assorbe in un testo unico tutte le disposizioni oggi vigenti per quanto riguarda la gestione e l’utilizzo delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti, il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate come rifiuti e la loro gestione nei siti oggetto di bonifica.

Rispetto al primo esame preliminare, il testo è stato ulteriormente integrato e modificato sia a seguito della consultazione pubblica rivolta a cittadini, associazioni e stakeholders del settore - che dal 19 novembre al 19 dicembre scorso hanno potuto presentare sul sito del ministero dell’Ambiente osservazioni e proposte di modifica – sia sulla base del parere espresso dalla Conferenza Unificata. Il risultato di tali procedure di consultazione e condivisione è un testo maggiormente chiaro, semplice, completo e coerente con la disciplina di riferimento sia a livello nazionale che europeo. Ed infatti, con il nuovo decreto, l’Italia recepisce anche le richieste formali della Commissione europea ed evita che l’Eu-Pilot 5554/13/ENVI aperto nei suoi confronti evolva in una procedura d’infrazione.

Tra le principali novità introdotte anche a seguito della consultazione pubblica:

  • l’allineamento della normativa italiana a quella europea e un più stretto raccordo, proprio in termini normativi, con le procedure di valutazione di impatto ambientale;
  • la semplificazione delle procedure e la fissazione di termini certi per concludere le stesse, anche prevedendo meccanismi in grado di superare eventuali situazioni di inerzia da parte degli Uffici pubblici. In questo modo si evitano i lunghi tempi di attesa cui erano costretti i soggetti che operano nel settore delle terre e rocce da scavo, obbligati, finora, ad attendere la preventiva approvazione del piano di utilizzo delle terre e rocce da parte delle autorità competenti;
  • una stretta interazione tra i soggetti che operano nel settore delle terre e rocce da scavo e le strutture deputate ai controlli, prevedendo che, fin dalla fase di predisposizione del piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, i primi possano interagire con le Agenzie regionali e provinciali di protezione ambientale per le preliminari verifiche istruttorie e tecniche, anticipando lo svolgimento dei controlli previsti per legge;
  • procedure più veloci per attestare che le terre e rocce da scavo soddisfano i requisiti stabiliti dalle norme europee e nazionali per essere qualificate come sottoprodotti e non come rifiuti;
  • il rafforzamento del sistema dei controlli e una disciplina più dettagliata ed efficace per il deposito intermedio delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti;
  • tempi certi in cui ARPA e APPA svolgano le attività di analisi.

Fonte: Governo

20-11-2015 Terre e rocce da scavo, avviata la consultazione pubblica sulla proposta di regolamento

10-11-2015 Terre e rocce da scavo, approvato dal Governo schema decreto di semplificazione

 


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