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10-11-2015
Terre e rocce da scavo, approvato dal Governo schema decreto di
semplificazione
Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 6 novembre 2015, ha
approvato, in esame preliminare, uno schema di
decreto del Presidente della Repubblica che introduce una
disciplina semplificata sulla gestione delle terre e rocce da scavo,
consentendo di assorbire tutte le disposizioni attualmente vigenti in un
testo unico, integrato e autosufficiente.
TERRE E ROCCE DA SCAVO
Gestione semplificata della gestione delle terre e rocce da
scavo (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)
Lo schema di regolamento
disciplina:
- il riutilizzo nello stesso sito di rocce e terre da scavo
qualificate sottoprodotti;
- il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate
rifiuti:
- la gestione delle terre e rocce da scavo nei siti oggetto di
bonifica;
Le semplificazioni introdotte riguardano:
- definizioni più chiare e coordinate con la normativa vigente;
- una disciplina più dettagliata del deposito intermedio delle terre e
rocce da scavo qualificate come sottoprodotti;
- l’esclusione dei “residui della lavorazione dei materiali lapidei”
dalla nozione di terre e rocce da scavo, novità che consente agli
operatori di qualificarli come sottoprodotti in presenza delle
condizioni di legge e nel pieno rispetto dei livelli di tutela
ambientale;
- l’eliminazione dell’obbligo di comunicazione preventiva all’autorità
competente di ogni trasporto di terre e rocce da scavo qualificate come
sottoprodotti, attivando allo stesso tempo i necessari controlli da
parte delle Autorità competenti;
- una procedura più rapida per attestare che le terre e le rocce da
scavo generate nei cantieri di grandi dimensioni soddisfino i requisiti
normativi nazionali e comunitari per essere qualificate sottoprodotti;
- un iter più spedito per apportare modifiche sostanziali al
piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, con la possibilità di
una proroga di un anno della durata del piano per le terre e le rocce da
scavo generate nei grandi cantieri;
- tempi certi, sempre pari a 60 giorni, per lo svolgimento delle
attività di analisi di ARPA e APPA;
- procedure uniche per gli scavi e la caratterizzazione dei terreni
generati dalle opere da realizzare nei siti oggetto di bonifica, che
forniscano chiarezza e un riferimento normativo unico agli operatori;
- una procedura specifica per l’utilizzo in sito delle terre e rocce
da scavo escluse dal campo di applicazione dei rifiuti e prodotte dalla
realizzazione di opere sottoposte a Valutazione di impatto ambientale.
La stesura dello schema di regolamento recepisce le richieste formali
presentate dalla Commissione europea nell’ambito della procedura Eu-Pilot
5554/13/ENVI avviata nei confronti dell’Italia, evitando in questo modo la
possibilità che il progetto pilota evolva in una procedura d’infrazione
contro l’Italia. È previsto che la proposta di regolamentazione sia
sottoposta a una consultazione pubblica di trenta giorni e
che al suo termine il ministro dell’Ambiente pubblichi eventuali
controdeduzioni.
Fonte: Governo
18-01-2016
Terre e rocce da scavo, approvato dal Governo secondo esame decreto di
semplificazione
20-11-2015
Terre e rocce da scavo, avviata la consultazione pubblica sulla proposta
di regolamento