News / Nazionali / Rifiuti
17-02-2014
Rifiuti assimilati agli urbani, chiarimenti Ministero ambiente sul
regime tariffario comunale
Il Ministero dell'Ambiente con la
circolare n. 1 del 13 febbraio 2014 fornisce chiarimenti sul Regime
tariffario per rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato
al recupero.
Il Ministero è intervenuto in quanto nella Legge di Stabilità
n. 147/2013 sono state approvate più disposizioni in tema di regime
tariffario dei rifiuti speciali assimilati agli urbani che appaiono tra di
loro contraddittorie, ossia il comma 649 seconda parte e il comma
669 dell'articolo 1 della Legge.
Il comma 649 indica: "Per i produttori di rifiuti speciali assimilati
agli urbani, nella determinazione della TARI, il comune, con proprio
regolamento, può prevedere riduzioni della parte variabile proporzionali
alle quantità che i produttori stessi dimostrino di avere avviato al
recupero".
Il comma 661 dispone che "II tributo non è dovuto in relazione alle quantità
di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al
recupero".
Il Ministero spiega che la seconda parte del comma 649 dell'art. 1 è
stata inserita nell'articolato in Parlamento, in sede di modifica del testo
del ddl approvato dal Consiglio dei Ministri, mentre il comma 661 vi è
semplicemente rimasto sin dall'inizio.
Pertanto, secondo il Ministero dell'Ambiente "nell'evidenza del
difetto di coordinamento esistente fra le due disposizioni - sia la seconda
norma a risultare non coordinata (rectius, non resa conforme) rispetto alla
prima, sopravvenuta, e non viceversa".
In base al principio di ragionevolezza si deve dunque dare la
precedenza al disposto dell'art. 1, comma 649 seconda parte, sino ad un
chiarimento normativo prossimo, anche allo scopo di prevenire un prevedibile
contenzioso a scapito di operatori e aziende, con possibile, e indesiderata,
maggiorazione di oneri per spese e interessi.
Sempre secondo il Ministero dell'Ambiente, appare chiaro che se, ai
sensi dell'art. 1, comma 649, seconda parte, "Il comune, con proprio
regolamento, può prevedere riduzioni della parte variabile proporzionali
alle quantità che i produttori stessi dimostrino di avere avviato al
recupero", potrebbe risultare improvvido espropriare le amministrazioni
territoriali del potere e della responsabilità di conciliare, con soluzioni
quantificatorie adattate alla specificità dei singoli casi, l'intuitiva
esigenza di massima sostenibilità finanziaria del ciclo integrato dei
rifiuti, per un verso, con politiche di incentivo e stimolo per le buone
pratiche in tema di recupero dei rifiuti, per altro verso.
13-03-2014
TARI,
nuove disposizioni sulla tariffa rifiuti nel decreto Enti locali