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	06-06-2013
	Prestazione energetica in edilizia, recepita la direttiva 2010/31/Ue
	Sulla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 5 giugno 2013 è stato pubblicato il
	decreto legge 4 giugno 
	2013, n. 63 recante “Disposizioni urgenti per il recepimento della 
	Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 
	2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle 
	procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre 
	disposizioni in materia di coesione sociale”. 
	Il decreto, in vigore dal 6 giugno 2013, recepisce la 
	direttiva 2010/31/Ue con quasi un anno di ritardo (andava recepita entro il 
	9 luglio 2012) apportando diverse modifiche al Decreto Legislativo 
	19 agosto 2005, n. 192 recante “Attuazione della direttiva 
	2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia” al fine di 
	adeguarlo alla direttiva europea.
	Il decreto legge ha l’obiettivo di: 
	
		- promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli 
		edifici; 
 
		- favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti 
		rinnovabili negli edifici; 
 
		- sostenere la diversificazione energetica; 
 
		- promuovere la competitività dell’industria nazionale attraverso lo 
		sviluppo tecnologico; 
 
		- conseguire gli obiettivi nazionali in materia energetica e 
		ambientale. 
 
	
	Tra le principali modifiche e novità che riguardano il 
	D.Lgs 192/2005: 
	
		- viene adottata a livello nazionale una metodologia di 
		calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga 
		conto, tra l'altro, delle caratteristiche termiche dell'edificio, nonché 
		degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda;
 
		- vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica 
		in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I 
		requisiti minimi di prestazione energetica, da applicarsi agli edifici 
		nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti 
		ogni 5 anni;
 
		- nasce la definizione di "edifici a energia quasi zero" 
		e viene redatta una strategia per il loro incremento tramite 
		l'attuazione di un Piano nazionale che comprenda l'indicazione del modo 
		in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di 
		miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova 
		costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure 
		finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento 
		della prestazione energetica degli edifici.
 
	
	Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova 
	costruzione dovranno essere a “energia quasi zero”. Gli edifici di nuova 
	costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche e di proprietà di 
	queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 
	31 dicembre 2018. 
	Il decreto dispone anche in merito agli incentivi fiscali 
	per le ristrutturazioni edilizie ed il risparmio energetico e, in 
	particolare, si prevede:
	
		- la proroga, fino al 31 12 2013, delle detrazioni IRPEF prevista nel 
		decreto legge (50 per cento, dall’ordinario 36 per cento, per spese di 
		ristrutturazioni edilizie fino ad un ammontare complessivo non superiore 
		a 96.000 euro, 48.000 euro nel regime ordinario). 
 
		- tale proroga è stata estesa anche all’acquisto di mobili finalizzati 
		all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un massimo di 
		10 mila euro (in pratica si concede un bonus di 5.000 euro); 
 
		- le detrazioni riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione 
		relativi all’adozione di misure antisismiche, nonché all’esecuzione di 
		opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli 
		edifici, in base a quanto già previsto dall’art. 16 bis, comma 1, lett. 
		i) del Testo unico delle imposte sui redditi;
 
		- la detrazione dai redditi IRES/ IRPEF delle spese per interventi di 
		miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici aumenta dal 55% 
		al 65%. Restano esclusi le pompe di calore e gli impianti geotermici e 
		gli scaldabagno a pompa di calore. 
 
	
	
	28-8-2013
	
	Prestazioni energetiche degli edifici, convertito in legge il decreto