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14-08-2011
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 del 13 agosto 2011 è stato pubblicato il Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011 recante “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”.
Il decreto, entrato in vigore nella stessa giornata di sabato, a sorpresa ha cancellato il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti (SISTRI) a soli 17 giorni dall'inizio della sua operatività prevista per il 1° settembre 2011.
Recita infatti il decreto all'art. 6 c. 2 che "A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono abrogati:
a) il comma 1116, dell'articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
b) l'articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102;
c) il comma 2, lettera a), dell'articolo 188-bis, e l'articolo 188-ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni;
d) l'articolo 260-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni;
e) il comma 1, lettera b), dell'articolo 16 del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205;
f) l'articolo 36, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, limitatamente al capoverso «articolo 260-bis»;
g) il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009 e successive modificazioni;
h) il decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, 18 febbraio 2011, n. 52".
Con la cancellazione del Sistri, il decreto ripristina, peraltro ancora in vigore nel periodo transitorio, le procedure cartacee per gli obblighi relativi alla tenuta dei registri di carico e scarico (art. 190 d.lgs. 152/2006) e del formulario di identificazione (art. 193 d.lgs. 152/2006), che con l’entrata in vigore del Sistri non sarebbero stati più applicabili, nonché il modello cartaceo del MUD (Modello Unificato di Dichiarazione). L’abrogazione del Sistri inoltre apporta conseguenze anche al D.lgs. 121/2011 che estendeva la 231 ai reati ambientali, eliminando l’efficacia delle sanzioni in materia di rifiuti.
La volontà del Governo di cancellare il Sistri non può essere condivisa ed inoltre appare incomprensibile il vantaggio economico nell'averla inserita in un decreto legge che dovrebbe avere la finalità di incrementare le risorse finanziare e aumentare lo sviluppo.
Peraltro è da tenere in considerazione che il Sistema di tracciabilità di rifiuti, pur non avendo avuto un inizio confortante, aveva oramai raggiunto un discreto livello di funzionalità ed il passaggio dal cartaceo all’elettronico avrebbe consentito alle imprese rispettose delle regole dei vantaggi nella gestione documentale.
Infine è da tenere in considerazione il tempo occupato e i parecchi costi sostenuti dalle imprese (contributo annuale, formazione personale,...) per conformarsi al Sistri, le quali potrebbero essere legittimate a richiederne la restituzione, nonché l'eventuale risarcimento del danno.
Vedi new del:
17-09-2011 Legge di conversione (Manovra bis) in Gazzetta - Ripristinato il Sistri
08-09-2011 Manovra bis approvata dal Senato - Ripristinato il Sistri
05-09-2011 Manovra bis - Sistri reintrodotto dalla Commissione Bilancio del Senato
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