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	20-07-2015
	Corte di Giustizia UE, Italia condannata per inesatta applicazione 
	direttiva rifiuti in Campania
	Con sentenza del 16 luglio 2015 (causa C-653/13), la Corte di Giustizia 
	ha condannato l’Italia a pagare una somma forfettaria di EUR 20 
	milioni ed una penalità di EUR 120 000 per ciascun giorno 
	di ritardo, a causa dell’inesatta applicazione 
	della direttiva «rifiuti» (Dir. 2006/12/CE) in Campania.
	Con una sentenza del 4 marzo 2010, la Corte aveva già 
	condannato l’Italia perché era venuta meno agli obblighi ad essa 
	incombenti in forza della direttiva 2006/12, in quanto non aveva 
	adottato, per la regione Campania, tutte le misure necessarie per assicurare 
	che i rifiuti fossero recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute 
	dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare, non 
	aveva creato una rete adeguata ed integrata di impianti di smaltimento.
	Come si legge nella nota, nell’ambito del controllo 
	dell’esecuzione della sentenza del 2010, la Commissione è giunta alla 
	conclusione che l’Italia non ha garantito un’attuazione corretta 
	della prima sentenza. La Commissione riferisce che tra il 2010 e il 
	2011 sono stati segnalati più volte problemi di raccolta dei rifiuti 
	in Campania, che si sono conclusi con l’accumulo per diversi giorni di 
	tonnellate di rifiuti nelle strade di Napoli e di altre città della 
	Campania. Inoltre, in detta regione si è accumulata una grande quantità di
	rifiuti storici (sei milioni di tonnellate di «ecoballe»), 
	che deve ancora essere smaltita, il che richiederà verosimilmente un periodo 
	di circa quindici anni.
	Pertanto, ritenendo non soddisfacente la situazione, la 
	Commissione ha proposto un nuovo ricorso per inadempimento 
	contro l’Italia, chiedendo alla Corte di constatare il mancato rispetto 
	della sua prima sentenza del 2010.
	Nella sentenza in commento, la Corte constata che l’Italia non ha 
	correttamente eseguito la sentenza del 2010 e la condanna a pagare, 
	da un lato, una penalità di EUR 120 000 per ciascun giorno di ritardo 
	nell’attuazione della sentenza del 2010 (penalità dovuta a far data da oggi) 
	e, dall’altro, una somma forfettaria di EUR 20 milioni.
	
	15-03-2010
			
			Corte di Giustizia CE, Sez. IV - sentenza 4 marzo 2010: Rifiuti in 
			Campania - Condannata l'Italia