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06-06-2011
Con la Decisione del 1° giugno 2011, la Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno 2011 si potrà votare anche il referendum abrogativo sul nucleare, oltre agli altri tre quesiti previsti su privatizzazione della gestione dell’acqua e legittimo impedimento.
La Cassazione ha trasferito il quesito sulle nuove norme appena votate nel Decreto Legge n. 34/2011 c.d. Omnibus, che aveva abrogato per un certo tempo le disposizioni a cui i quesiti si riferivano relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari -L. n. 99/2009 “Disposizioni per lo sviluppo e internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e D.Lgs. n. 31/2010 sulla localizzazione degli impianti nucleari- allo scopo di acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare sui profili relativi alla sicurezza, tenendo conto dello sviluppo tecnologico e delle decisioni assunte in ambito UE.
Quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alle precedenti disposizioni si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8). La motivazione, in sintesi, consiste nel fatto che il decreto Omnibus, nel testo convertito in legge, non va incontro alla richiesta dei referendari, ma apre "nell’immediato al nucleare".
La Decisione è stata presa a maggioranza dal collegio dell'Ufficio Centrale per il referendum della Cassazione.
Nel frattempo il governo ha presentato ricorso contro la decisione della Cassazione, sostenendo in una memoria che il referendum sul nucleare non dovrebbe essere ammesso: la Corte Costituzionale, deciderà domani (7 giugno 2011), se il quesito sul nucleare, così come è stato riformulato dalla Cassazione, è ammissibile o meno.
In sintesi si riportano i quesiti relativi ai quattro referendum del 12 e 13 giugno 2011, ricordando che votando Sì, si intende abrogare le norme, votando No le norme rimarrebbero valide:
Privatizzazione gestione dell'acqua (scheda rossa)
- il quesito si riferisce all'abrogazione dell'art. 23 bis della L. n. 133/2008 “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”, che permette l'affidamento dei servizi idrici ai privati;
Tariffe sull’acqua e remunerazione (scheda gialla)
- il quesito si riferisce all'abrogazione dell’art.154 D.Lgs. n. 152/2006 che prevede che i Gestori privati possano stabilire una tariffa per il servizio idrico tenendo conto dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito, ovvero garantendosi un profitto;
Nucleare (scheda grigia)
- il quesito intende abrogare l’art. 5 commi 1 e 8 D.L. n. 34/2011 sulle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare;
Legittimo impedimento (scheda verde chiaro)
- il quesito intende abrogare parte della L. n. 51/2010 che prevede disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza, introducendo la possibilità per chi è impegnato in attività di governo (Ministri e Primo ministro) di non comparire nelle aule di giustizia.
Vedi new del 31-01-2011 Corte Costituzionale - Servizi pubblici locali economici, servizio idrico integrato ed energia nucleare - Depositate le sentenze di ammissibilità referendum
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