UE, Diritto alla riparazione proposta legislativa

Il Comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori UE ha approvato una risoluzione sul “diritto alla riparazione” che deve comprendere la progettazione di prodotti che durino più a lungo e possono essere riparati, nonché l’etichettatura per informare meglio i consumatori e l’estensione dei diritti di garanzia, nel quadro del Green Deal UE.

Una proposta legislativa sul diritto alla riparazione è un’iniziativa chiave dell’UE per il 2022. Gli eurodeputati espongono le loro richieste prima della proposta della Commissione i consumatori devono poter scegliere prodotti riparabili più duraturi, l’obsolescenza deve essere definita come pratica commerciale sleale.

In una risoluzione approvata il 16 marzo 2022 con 41 voti favorevoli, nessuno contrario e 4 astensioni, il comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori sottolinea che un diritto effettivo alla riparazione dovrebbe occuparsi degli aspetti del ciclo di vita di un prodotto e tenere conto del design del prodotto, nonché del principi etici chiave di produzione, standardizzazione, etichettatura informativa sulla riparabilità e sulla durata prevista di un prodotto, garanzie del consumatore e appalti pubblici.

Garantire un maggiore accesso ai servizi di riparazione

I deputati affermano nel testo che un vero e proprio “diritto alla riparazione” dovrebbe dare all’industria delle riparazioni, compresi i riparatori indipendenti, e ai consumatori l’accesso gratuito alle informazioni sulla riparazione e sulla manutenzione.

Per quanto riguarda i dispositivi digitali, i deputati sostengono che “gli aggiornamenti software devono essere resi disponibili per un periodo di tempo minimo” e chiedono che i consumatori siano pienamente informati al momento dell’acquisto sulla disponibilità degli aggiornamenti. Questi non dovrebbero portare a una riduzione delle prestazioni, ad esempio, degli smartphone.

Le pratiche che limitano indebitamente il diritto alla riparazione o portano all’obsolescenza potrebbero essere considerate “pratiche commerciali sleali” e inserite nella lista nera del diritto dell’UE.

Incentivi per i consumatori a scegliere la riparazione rispetto alla sostituzione

Secondo i deputati, sono necessarie anche misure per motivare i consumatori a scegliere la riparazione rispetto alla sostituzione. Questi possono includere l’obbligo di fornire un bene sostitutivo per la durata di una riparazione per determinati prodotti, l’estensione delle garanzie e la concessione di bonus per i consumatori che scelgono di riparare.

Altre proposte includono:

  • requisiti per progettare prodotti che siano più duraturi e riparati in sicurezza e che le loro parti siano facilmente rimovibili;
  • norme armonizzate per l’informazione dei consumatori presso il punto vendita, compresi i “punteggi di riparazione”, la durata stimata, i pezzi di ricambio, i servizi di riparazione, nonché la disponibilità di aggiornamenti software;
  • un possibile meccanismo di responsabilità congiunta produttore-venditore;
  • l’introduzione di requisiti di durabilità e riparazione in una futura direttiva sulla progettazione ecocompatibile.

Prossimi passi

La bozza di risoluzione dovrebbe essere votata dagli eurodeputati nella sessione plenaria di aprile. Il Parlamento ha sottolineato in diversi casi l’importanza del diritto alla riparazione per i consumatori come pilastro fondamentale dell’agenda dell’economia circolare nel quadro del Green Deal dell’UE. La Commissione ha annunciato che presenterà una proposta di modifica della direttiva sulla vendita di beni e che sta valutando di presentare una proposta legislativa separata sul diritto alla riparazione durante il terzo trimestre del 2022.

Secondo un’indagine Eurobarometro, il 79% dei cittadini dell’UE ritiene che ai produttori dovrebbe essere richiesto di semplificare la riparazione dei dispositivi digitali o la sostituzione delle singole parti e il 77% preferirebbe riparare i propri dispositivi piuttosto che sostituirli.

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Sito internet: Parlamento Europeo

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