Nella GUUE del 12 dicembre 2024 è stata pubblicata la nuova Direttiva (UE) 2024/3019 sul trattamento delle acque reflue urbane.
La direttiva stabilisce norme sulla raccolta, sul trattamento e sullo scarico delle acque reflue urbane, allo scopo di proteggere l’ambiente e la salute umana, in conformità all’approccio One Health, riducendo progressivamente le emissioni di gas a effetto serra a livelli sostenibili, migliorando i bilanci energetici delle attività di raccolta e trattamento di tali acque e contribuendo alla transizione verso un’economia circolare.
La direttiva – che estende l’ambito di applicazione ad agglomerati più piccoli, coprendo un maggior numero di inquinanti, compresi i microinquinanti -stabilisce inoltre norme sull’accesso ai servizi igienico-sanitari per tutti, sulla trasparenza del settore delle acque reflue urbane, sulla sorveglianza periodica di parametri rilevanti per la salute pubblica nelle acque reflue urbane e sull’attuazione del principio «chi inquina paga».
La Direttiva 2024/3019 abroga la precedente Direttiva Acque 91/271/CEE dal 1° agosto 2027: l’articolo 32 detta scadenze differenziate per conformarsi agli articoli da 2 a 11 e da 14 a 26 e agli allegati I, III, V e VI entro il 31 luglio 2027.
Vedi New: Acque reflue urbane, il Consiglio Ue adotta nuove norme
Direttiva Unione Europea 27 novembre 2024, n. 3019
Direttiva (UE) 2024/3019 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2024, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, (rifusione) (Testo rilevante ai fini del SEE)