Dalla Commissione Europea 3 miliardi di euro in progetti innovativi nell’ambito del Piano REPowerEU per accelerare l’innovazione e l’affrancamento energetico dai combustibili fossili, promuovendo la diffusione di soluzioni industriali per decarbonizzare l’Europa.
Con questo nuovo invito da 3 miliardi di euro, il Fondo dell’UE per l’innovazione sosterrà un numero di progetti di tecnologie pulite maggiore che in passato, accelerando la sostituzione dei combustibili fossili nelle industrie difficili da decarbonizzare, così come la diffusione dell’idrogeno rinnovabile sul mercato dell’UE.
Il terzo invito a presentare progetti su larga scala nell’ambito del Fondo dell’UE per l’innovazione è stato emanato dalla Commissione UE il 3 novembre scorso. Forte del raddoppio a 3 miliardi di euro della dotazione reso possibile dalle maggiori entrate ricavate dalla vendita all’asta delle quote del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS), l’invito a presentare progetti su larga scala del 2022 promuoverà la diffusione di soluzioni industriali per decarbonizzare l’Europa. Incentrato in particolare sulle priorità del piano REPowerEU, apporterà un ulteriore contributo verso l’affrancamento dell’UE dai combustibili fossili russi.
Tramite quest’invito saranno finanziati progetti in ambito di:
- decarbonizzazione generale (dotazione: 1 miliardo di euro): si cercano progetti innovativi su energie rinnovabili, industrie ad alta intensità energetica, stoccaggio di energia o cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio, e su prodotti sostitutivi di quelli ad alta intensità di carbonio (in particolare carburanti per autotrazione a basse emissioni di carbonio, anche per il trasporto marittimo e aereo);
- elettrificazione innovativa nell’industria e per l’idrogeno (dotazione: 1 miliardo di euro): si cercano progetti innovativi su metodi di elettrificazione atti a sostituire i combustibili fossili nell’industria, a produrre idrogeno rinnovabile o a aumentare l’impiego dell’idrogeno nell’industria;
- fabbricazione di tecnologie pulite (dotazione: 0,7 miliardi di euro): si cercano progetti innovativi sulla fabbricazione dei componenti e dei macchinari finiti per elettrolizzatori e celle a combustibile, energie rinnovabili, stoccaggio dell’energia e pompe di calore;
- progetti pilota di medie dimensioni (dotazione: 0,3 miliardi di euro): si cercano progetti ad alta innovazione in tecnologie rivoluzionarie o pionieristiche che puntino a una decarbonizzazione profonda in tutti i settori ammissibili del Fondo. I progetti dovrebbero permettere la prova dell’innovazione in ambiente operativo, senza tuttavia evolvere in una dimostrazione su vasta scala né arrivare alla produzione commerciale.
I progetti saranno valutati da soggetti indipendenti in base al grado di innovazione, alle potenzialità di inibizione delle emissioni di gas a effetto serra, alla maturità operativa, finanziaria e tecnica, al potenziale di espansione e all’efficienza sotto il profilo dei costi.
L’invito, che resterà aperto fino al 16 marzo 2023, si rivolge a progetti ubicati negli Stati membri dell’UE, in Islanda e in Norvegia.
I progetti promettenti ma non sufficientemente maturi per essere sovvenzionati potranno fruire dell’assistenza allo sviluppo della Banca europea per gli investimenti.
Prossime tappe
Le domande possono essere presentate sul portale “Funding and Tenders” dell’UE (portale UE delle opportunità di finanziamento e di appalto), dove sono disponibili informazioni sulla procedura nel suo complesso. I candidati saranno informati dei risultati della valutazione nel secondo semestre del 2023, mentre la concessione delle sovvenzioni e la firma dei progetti avverranno nell’ultimo trimestre del 2023.
Il Fondo per l’innovazione è attuato dall’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA), mentre la Banca europea per gli investimenti fornisce assistenza allo sviluppo di progetti promettenti ma non ancora sufficientemente maturi.
Sito internet: Commissione Europea – Rappresentanza in Italia
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