Sintesi intervento presentato al Seminario “La Decarbonizzazione negli Edifici: Valori, prospettive e strumenti” durante l’evento nazionale del Settore Costruzioni SAIE Bologna del 20 ottobre 2022 – Relatrice Dott.ssa Ivana Brancaleone – Studio Brancaleone Consulente Carbon Footprint, LCA e ReMade in Italy.
In un contesto come quello attuale il Settore delle Costruzioni e l’Edilizia hanno un notevole impatto sui consumi energetici – gli edifici sono il primo settore in Italia (49 Mtep quasi il 45%) per consumo finale di energia e il secondo per emissioni, con 116 MtCO2eq di gas serra GHG ritenuti la causa dei cambiamenti climatici a livello globale.
Ristrutturare gli edifici in modo circolare fa bene al clima: raggiungere la neutralità climatica al 2050 (Obiettivo UE) significa non solo ridurre il fabbisogno energetico degli edifici e decarbonizzare l’energia utilizzata, ma anche ridurre le emissioni dal punto di vista del ciclo di vita dei materiali utilizzati.
Tra le novità che possono aiutare il settore delle Costruzioni in questo percorso di riduzione emissioni di gas serra rientra lo sviluppo del settore del riciclo, con la riduzione del consumo di risorse naturali, materie prime e quantità di rifiuti da destinare a smaltimento (es. Economia circolare con EoW Edilizia).
Il Decreto EoW per l’Edilizia – DM n. 278/2022 (pubblicato in Gu il 20/10/2022) – disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto per inerti da costruzione e demolizione trasformando i rifiuti in nuova materia prima. Il produttore di aggregato recuperato deve applicare un Sistema di Gestione della Qualità secondo la norma ISO 9001, le imprese registrate EMAS o certificate ISO 14001 sono esentate da alcuni adempimenti.
Economia circolare ed efficientamento energetico degli edifici vanno di pari passo nel settore delle costruzioni, dove la corretta scelta dei materiali e valutazione applicata al ciclo di vita dell’edificio consentono di ridurre il consumo di risorse ed emissioni di gas climalteranti in fase di costruzione, utilizzo e fine vita, aumentando il valore economico degli edifici e riducendone i costi.
Nell’applicazione di Criteri Ambientali Minimi (CAM) in bandi di gara pubblici GPP (in parte anche nel settore privato es. Superbonus), dedicati a ristrutturazioni o costruzioni di nuovi edifici come il CAM Edilizia – D.M. 23 giugno 2022 n. 256, in vigore dal 4.12.2022 – per l’affidamento dei lavori, tra i criteri premianti è presente il possesso di registrazione EMAS o certificazione ISO 14001.
La Stazione appaltante dovrebbe considerare la progettazione e l’uso dei materiali secondo un approccio LCA (Life Cycle Assessment – Analisi del ciclo di vita) e considerare il “sistema edificio” nel suo insieme di aspetti prestazionali coerentemente al processo di rendicontazione ambientale anche operato mediante protocolli energetico ambientali (rating system es. LEED, BREEAM,…) nazionali ed internazionali.
Tra le certificazioni richieste nel CAM Edilizia per i materiali da costruzione rientrano EPD (con metodologia LCA), Remade in Italy, Ecolabel, Plastica seconda vita,… che rispettano il contenuto in % di riciclato ovvero di sottoprodotto e quantificano ad es. la riduzione di consumi energetici da riciclo/riuso espressa in kWh/kg e di emissioni climalteranti dal riciclo/riuso espressa in gr CO2eq/kg.
Per la sostenibilità del settore delle costruzioni sono definite norme tecniche specifiche come la EN 15804 (prodotti edilizi) e EN 15978 (edifici) che utilizzano la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) e LCD (Life Cycle Design) per la Progettazione ecocompatibile.
Per quantificare l’impronta di carbonio in edilizia si possono utilizzare due norme:
- ISO 14067 Carbon Footprint di prodotto CFP, basata sulla metodologia della valutazione del ciclo di vita (LCA) della singola categoria d’impatto del cambiamento climatico e che richiede una Certificazione da parte di Organismo Accreditato;
- ISO 14064-1 Quantificazione e rendicontazione (Inventario) Gas ad effetto serra Carbon Footprint di Organizzazione CFO con Verifica e Convalida inventari da parte di Revisori legali o Enti di Certificazione.
L’Analisi del Ciclo di Vita di un edificio indaga le fasi di costruzione, manutenzione e uso, fino a dismissione e trattamento di fine vita delle componenti edilizie, permettendo di valutare le implicazioni ambientali del settore ed i benefici di specifiche tecnologie costruttive, in una prospettiva di decarbonizzazione anche con metodologie per l’analisi del carbonio incorporato, associato ai materiali e al processo di costruzione.
Fissando livelli di riduzione delle emissioni in linea con gli obiettivi di mitigazione climatica (1,5°C climate change trajectory) e definendo adeguate strategie di decarbonizzazione, le imprese del settore edile possono contribuire ad accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni e prevenire gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.
Presentazione e redazione contenuti sintesi a cura della Dott.ssa Ivana Brancaleone – 26/10/2022