Parlamento UE adotta norme efficienza energetica edifici

Il Parlamento Europeo il 12 marzo 2024 ha adottato in via definitiva le nuove regole per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas a effetto serra del settore edilizio con la Direttiva per le “Case verdi” sull’efficienza energetica degli edifici e il contrasto ai cambiamenti climatici.

In sintesi

La direttiva è stata approvata dal Parlamento in via definitiva con 370 voti favorevoli, 199 voti contrari e 46 astensioni.

Le nuove norme adottate a livello europeo per le Case verdi” e l’efficienza energetica degli edifici (che sono responsabili del 36% delle emissioni di gas serra) prevedono in sintesi:

  • Nuovi edifici a emissioni zero dal 2030 
  • Misure per ridurre le bollette energetiche e contrastare i cambiamenti climatici 
  • Esenzione per edifici agricoli e storici
  • Misure come l’isolamento termico aiuteranno a ridurre le bollette energetiche.

Efficienza energetica edifici

Lo scopo della revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia è di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050. Tra gli obiettivi figurano anche la ristrutturazione di un maggior numero di edifici con le prestazioni peggiori e una migliore diffusione delle informazioni sul rendimento energetico.

Obiettivi riduzione emissioni

Secondo la nuova normativa, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030. Inoltre, i nuovi edifici pubblici, occupati o di proprietà delle autorità pubbliche, dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Gli Stati membri potranno tenere conto, nel calcolare le emissioni, del potenziale impatto sul riscaldamento globale del corso del ciclo di vita di un edificio, inclusi la produzione e lo smaltimento dei prodotti da costruzione utilizzati per realizzarlo.

Per gli edifici residenziali, i Paesi membri dovranno adottare misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035.

In base alla nuova direttiva, gli Stati membri dovranno inoltre ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica.

Se tecnicamente ed economicamente fattibile, i Paesi membri dovranno garantire l’installazione progressiva di impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, in funzione delle loro dimensioni, e in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030.

Eliminazione caldaie combustibili fossili

Gli Stati membri dovranno spiegare come intendono predisporre misure vincolanti per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento eliminando, gradualmente, i combustibili fossili nel riscaldamento e nel raffreddamento entro il 2040. A partire dal 2025, sarà vietata la concessione di sovvenzioni alle caldaie autonome a combustibili fossili. Saranno ancora possibili incentivi finanziari per i sistemi di riscaldamento che usano una quantità significativa di energia rinnovabile, come quelli che combinano una caldaia con un impianto solare termico o una pompa di calore.

Esenzioni

La nuova normativa non si applica agli edifici agricoli e agli edifici storici, e i Paesi membri possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per il particolare valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, le chiese e i luoghi di culto.

Prossime tappe

Per diventare legge, la direttiva dovrà ora essere approvata formalmente anche dal Consiglio dei ministri.

Contesto

Secondo la Commissione europea, gli edifici dell’Unione europea sono responsabili del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Il 15 dicembre 2021 la Commissione ha presentato una proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, che fa parte del pacchetto “Pronti per il 55%”. Secondo la normativa europea sul clima del luglio 2021 gli obiettivi ambientali per il 2030 e il 2050 sono diventati vincolanti per tutti i Paesi UE.

Conferenza futuro Europa

La legislazione sulla prestazione energetica degli edifici è direttamente in linea con gli obiettivi e le proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa (CoFE), volti a migliorare l’indipendenza energetica e la sostenibilità dell’UE. Questa iniziativa legislativa è collegata a varie proposte della CoFE quali il rafforzamento del ruolo dei comuni nella pianificazione urbana per sostenere le infrastrutture blu-verdi (proposta 2, paragrafo 3), la riduzione delle dipendenze dalle importazioni di petrolio e gas attraverso progetti di efficienza energetica (proposta 3(3)) e il sostegno attivo ai progetti di efficienza energetica volti a conseguire una maggiore autonomia nel settore della produzione e dell’approvvigionamento energetico (proposta 18, paragrafo 2).


Fonte: Sito internet Parlamento Europeo

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