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News / Nazionali / Responsabilità 231

30-06-2021

Responsabilità 231, Confindustria aggiorna le linee guida sui modelli

Confindustria, in tema di responsabilità degli enti ex D.lgs. 231/2001, ha aggiornato nel mese di giugno 2021 le Linee Guida sulla costruzione dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo.

La nuova versione di giugno 2021 adegua il precedente testo del 2014 alle modifiche in materia di responsabilità amministrativa delle imprese - dai reati tributari al whistleblowing, dai reati di corruzione alla direttiva Pif - mantenendo la distinzione tra la Parte generale e la Parte speciale. 

Come previsto dallo stesso decreto 231 (art. 6, c. 3), il documento è stato sottoposto al vaglio del Ministero della Giustizia, che ne ha comunicato l'approvazione definitiva.

Come riportato nell'introduzione, mediante le Linee Guida si propone "di offrire alle imprese che abbiano scelto di adottare un modello di organizzazione e gestione una serie di indicazioni e misure, essenzialmente tratte dalla pratica aziendale, ritenute in astratto idonee a rispondere alle esigenze delineate dal decreto 231".

Le Linee Guida "mirano a orientare le imprese nella realizzazione dei modelli, non essendo proponibile la costruzione di casistiche decontestualizzate da applicare direttamente alle singole realtà operative. Pertanto, fermo restando il ruolo chiave delle Linee Guida sul piano della idoneità astratta del modello che sia conforme ad esse, il giudizio circa la concreta implementazione ed efficace attuazione del modello stesso nella quotidiana attività dell’impresa è rimesso alla libera valutazione del giudice. Questi compie un giudizio sulla conformità e adeguatezza del modello rispetto allo scopo di prevenzione dei reati da esso perseguito".

L’auspicio che sospinge il presente lavoro – si conclude – "e, in particolare, la revisione compiuta nel 2014, è che le soluzioni indicate nelle Linee Guida continuino a ispirare le imprese nella costruzione del proprio modello e che, d’altra parte, la giurisprudenza valorizzi i costi e gli sforzi organizzativi sostenuti dalle imprese per allinearsi alle prescrizioni del decreto 231".

Si ricorda che tra i reati presupposto vi sono anche i reati ambientali, tra cui quelli previsti dal testo Unico Ambientale, in particolare (art. 25-undecies d.lgs. 231/2001):

  • art. 137 - Sanzioni penali in materia di scarichi di acque reflue
  • art. 256 - Reati in materia di gestione non autorizzata di rifiuti
  • art. 257 - Reati in materia di bonifica dei siti
  • art. 258 - Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari
  • art. 259 - Traffico illecito di rifiuti
  • art. 260 bis - Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti
  • art. 279 - Reati in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera

Documenti

Linee guida
Appendice


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