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16-12-2020
Raccolta rifiuti COVID, indicazioni del Garante ai Comuni per rispettare
la privacy
Il Garante privacy ha pubblicato sul proprio sito una FAQ che fornisce
alcune indicazioni generali ai Comuni per gestire la raccolta
domiciliare dei rifiuti COVID, al fine di adottare adeguate
soluzioni organizzative tali da rispettare la riservatezza
delle persone contagiate o in isolamento.
Il Garante, con la Faq (inviata all’Anci affinché sia diffusa a
tutti i Comuni d’Italia) invita i Comuni ad effettuare scelte
organizzative tenendo nella dovuta considerazione l’esigenza di
rispettare la riservatezza degli interessati, in un’ottica di
proporzionalità e minimizzazione del potenziale impatto sugli stessi.
Tenuto conto delle dimensioni territoriali, delle risorse disponibili,
del numero dei contagi, nonché delle modalità ordinarie di raccolta dei
rifiuti (cassonetti stradali o condominiali, porta a porta o sistema misto),
le scelte organizzative dei Comuni dovranno adeguatamente bilanciare
le esigenze sanitarie con il diritto alla riservatezza.
Tra le possibili modalità per una raccolta dei rifiuti
Covid rispettosa della riservatezza, il Garante suggerisce l’adozione di un
preavviso telefonico prima del passaggio degli addetti alla raccolta; la
previsione di brevi finestre temporali per il ritiro o ritiro in orari
notturni; l’individuazione, ove possibile, di punti di raccolta isolati.
Per gestire il servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti Covid i
Comuni dovranno individuare adeguate soluzioni organizzative volte a evitare
l’esposizione a terzi della situazione delle persone contagiate o in
isolamento.
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FAQ
7. Quali dati personali possono essere trattati per la
gestione del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti?
L’Istituto Superiore della Sanità (ISS) ha dettato precise
raccomandazioni (rapporto n. 3/2020, REV. 2 del 31 maggio 2020) circa il
corretto conferimento e smaltimento dei rifiuti nello stato emergenziale in
atto, rivolte non solo ai soggetti positivi o in isolamento ma a tutti gli
attori coinvolti nella gestione dei rifiuti (operatori ecologici, volontari)
e all’intera popolazione, raccomandando, in particolare, che, nelle
abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi o in quarantena, sia
interrotta la raccolta differenziata, ove in essere, e che tutti i rifiuti
domestici siano considerati indifferenziati e, pertanto, raccolti e
conferiti insieme.
Nel caso in cui il soggetto positivo, o in isolamento, non possa
far ritirare i rifiuti da qualcuno che si faccia carico del loro
conferimento o con altre modalità previste sul territorio (ad es. azienda
affidataria del servizio di raccolta), l’ISS ha raccomandato anche di
istituire un servizio dedicato di ritiro da parte di operatori addestrati
(es. Protezione Civile, Esercito, Croce Rossa, ecc.).
I Comuni, nonché le aziende affidatarie del servizio di raccolta,
sulla base di segnalazioni delle autorità sanitarie o in conseguenza delle
richieste di assistenza degli interessati, possono, pertanto, venire a
conoscenza dei dati personali dei soggetti positivi o in isolamento, che
dovranno essere necessariamente aggiornati ed esatti.
Al fine di consentire a tutti gli addetti la facile identificazione
di tali rifiuti, l’ISS ha, altresì raccomandato, laddove possibile, di
utilizzare sacchi e/o contenitori di colore differente da quelli già
utilizzati per rifiuti di altro tipo. Ciò al fine di salvaguardare la salute
pubblica e la sicurezza dei lavoratori impiegati nel servizio di raccolta e
smaltimenti dei rifiuti.
Ciò premesso, per quanto non rientri nella stretta competenza del
Garante l’indicazione delle esatte modalità differenziate di raccolta dei
rifiuti prodotti da soggetti positivi o in isolamento, si ritiene che i
Comuni debbano, in ogni caso, effettuare le proprie scelte organizzative
tenendo nella dovuta considerazione l’esigenza di rispettare la riservatezza
degli interessati, in un’ottica di proporzionalità e minimizzazione del
potenziale impatto sugli stessi.
Conseguentemente, tenuto conto delle dimensioni territoriali, delle
risorse disponibili, del numero dei contagi, nonché delle modalità ordinarie
di raccolta dei rifiuti (cassonetti stradali o condominiali, porta a porta o
sistema misto), tale scelta dovrà adeguatamente bilanciare le esigenze
sanitarie con il diritto alla riservatezza. Dovranno essere, pertanto,
individuate adeguate soluzioni organizzative tese a evitare l’esposizione a
terzi della situazione degli interessati (ad es. preavviso telefonico prima
del passaggio degli addetti alla raccolta; previsione di brevi finestre
temporali per il ritiro o ritiro in orari notturni, riducendo così il tempo
di permanenza del contenitore o del sacco in prossimità dell’abitazione; ove
possibile, individuare punti di raccolta isolati).
Sito: Garante privacy