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29-05-2019
Terre e rocce da scavo, linee guida utilizzo approvate dal Snpa
Il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA), con la
Delibera n. 54/2019 del 09/05/2019, ha approvato le "Linee guida
sull'applicazione della disciplina per l'utilizzo delle terre e rocce da
scavo".
Le Linee guida, pubblicate sul sito del SNPA il 27/05/2019, forniscono
importanti chiarimenti sulla normativa di settore
costituendo un manuale che aiuta a sciogliere alcuni dubbi
interpretativi della normativa, che già con il DPR del 13 giugno 2017, n.
120 (che reca disposizioni di riordino e di semplificazione della disciplina
inerente la gestione delle terre e rocce da scavo) aveva compiuto notevoli
passi avanti.
Fra le novità più significative, segnala il SNPA, l’affermazione
dell’impostazione adottata da Arpa Liguria nel territorio regionale
circa il fondo naturale per l’amianto, che non prevede la
determinazione numerica di un valore, ma introduce il concetto di
“compatibilità geologica”. Inoltre sono state chiarite, soprattutto
nell’ambito dei cantieri di piccole dimensioni, alcune incertezze: adesso
sul tema Snpa ha un approccio unitario, riassunto nelle sessanta pagine
della linea guida.
Le Linee guida sono finalizzate ad assicurare l’armonizzazione,
l’efficacia, l’efficienza e l’omogeneità
dei sistemi di controllo e della loro gestione nel territorio nazionale,
nonché il continuo aggiornamento, in coerenza con il quadro normativo
nazionale e sovranazionale, delle modalità operative del SNPA e delle
attività degli altri soggetti tecnici operanti nella materia ambientale.
In particolare, le Linee guida dopo l'inquadramento
normativo, trattano:
- requisiti di qualità ambientale per l’utilizzo delle terre e
rocce da scavo come sottoprodotti;
- terre e rocce da scavo prodotte nei siti oggetto di bonifica;
- utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce escluse dalla
disciplina dei rifiuti ai sensi dell’art. 24 del D.P.R. 120/2017;
- la normale pratica industriale;
- le matrici materiali di riporto;
- documento di trasporto;
- piano di utilizzo, dichiarazione di utilizzo e di avvenuto utilizzo;
- definizione di criteri comuni per la programmazione annuale delle
ispezioni, dei controlli, dei prelievi e delle verifiche da parte delle
agenzie regionali e provinciali;
- definizione di criteri e metodologie comuni per le verifiche
tecniche ed amministrative finalizzate alla validazione preliminare del
put.