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05-04-2017
Rumore, in Gazzetta i decreti di attuazione disciplina UE
Sulla G.U. n. 79 del 4-4-2017 sono stati pubblicati i due decreti
legislativi n. 41 e 42 del 17 febbraio 2017 in materia di
inquinamento acustico, in attuazione della delega di cui
all’articolo 19 della legge 30 ottobre 2014, n. 161, con l’obiettivo di
adeguare la normativa nazionale sulle macchine rumorose operanti
all'aperto e sul rumore ambientale con la relativa
disciplina dell’Unione europea.
- Decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 41 (Disposizioni per
l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento
acustico con la direttiva 2000/14/CE e con il regolamento (CE) n.
765/2008, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere i), l) e m) della
legge 30 ottobre 2014, n. 161). Il decreto razionalizza la disciplina sulle
macchine rumorose operanti all’aperto, con particolare riguardo a quelle
importate da Paesi extracomunitari e poste in commercio nella
distribuzione di dettaglio, affidando la responsabilità in materia agli
importatori presenti sul territorio comunitario, colmando così un vuoto
normativo e garantendo maggiore sicurezza all’utenza. Il provvedimento
mira anche a raggiungere obiettivi di semplificazione nei procedimenti
di autorizzazione e di certificazione, anche con una revisione dei
requisiti richiesti agli organismi di certificazione. Viene infine
rafforzata la disciplina sanzionatoria, conferendo ad ISPRA maggiori
poteri di accertamento e verifica.
- Decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 42 (Disposizioni
in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di
inquinamento acustico, a norma dell'articolo 19, comma 2, lettere a),
b), c), d), e), f) e h) della legge 30 ottobre 2014, n. 161). Il
decreto
armonizza la normativa nazionale in materia di inquinamento acustico,
con l’obiettivo specifico di ridurre le procedure di infrazione
comunitaria aperte nei confronti dell’Italia in materia di rumore
ambientale, operando una razionalizzazione della tempistica riguardante
la trasmissione delle mappe acustiche e dei relativi piani d’azione,
assicurando nel contempo anche l’informazione del pubblico. L’intervento
normativo, inoltre, risolve in modo definitivo alcune criticità,
riguardanti in particolare l’applicazione dei valori limite, il
coordinamento tra i vari strumenti di pianificazione, nonché la
valutazione dell’impatto acustico nella fase progettuale delle
infrastrutture, al fine del contenimento dell’inquinamento derivante dal
rumore per la salvaguardia della popolazione. Infine si prevede una
specifica disciplina delle attività fonte di rumore ambientale, fino ad
oggi escluse dalla normativa, quali gli impianti eolici, le
aviosuperfici, le elisuperfici, le idrosuperfici, le attività e
discipline sportive e le attività di autodromi e piste motoristiche.