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15-12-2016
Rifiuti, linee guida Ispra sullo smaltimento in discarica
ISPRA ha pubblicato le linee guida "Criteri tecnici per
stabilire quando il trattamento non è necessario ai fini dello smaltimento
dei rifiuti in discarica ai sensi dell'art. 48 della L.28 Dicembre 2015
n.221".
La legge 28 dicembre 2015, n. 221, pubblicata nella G.U.
n. 13 del 18 gennaio 2016, reca "Disposizioni in materia ambientale per
promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo
di risorse naturali" e contiene misure in materia di tutela della
natura, sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia, acquisti
verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche.
L’articolo 48 della citata legge, integrando l’articolo
7 del d.lgs. 36/2003, affida all’ISPRA il compito di
individuare i criteri tecnici da applicare per stabilire quando il
trattamento dei rifiuti prima dello smaltimento in discarica non è
necessario.
L’ISPRA, in collaborazione con le agenzie, ha dato attuazione alla citata
disposizione, predisponendo la presente linea guida che è finalizzata a
fornire criteri tecnici di supporto all’implementazione
dell’articolo 7 comma 1, lettera b), del decreto legislativo 13 gennaio
2003, n. 36, relativo al pretrattamento dei rifiuti da allocare in
discarica.
Sulla base delle disposizioni normative sono state in primo luogo
individuate le finalità del pretrattamento. Per diverse
tipologie di rifiuti, il d.lgs. n. 36/2003 (articolo 6) e, in generale, la
normativa di settore prevede espliciti divieti di smaltimento in discarica.
Per tali rifiuti, non è pertanto, necessario individuare criteri tecnici.
Coerentemente con i criteri di classificazione di cui all’articolo 184 del
d.lgs. n. 152/2006, la linea guida tratta separatamente i rifiuti
urbani dai rifiuti speciali. Per stabilire i criteri da applicare,
ai fini della valutazione dell’efficacia del pretrattamento o,
eventualmente, della non necessità dello stesso i rifiuti, sono stati
distinti in base alle specifiche caratteristiche, nelle
seguenti tipologie principali:
- rifiuti che possono richiedere, in funzione dello stato fisico, un
trattamento di disidratazione;
- rifiuti biodegradabili e putrescibili;
- rifiuti a matrice organica;
- rifiuti a base di amianto o contenenti amianto.
Infine, sono individuati i rifiuti non direttamente
riconducibili a una delle suddette tipologie, per i quali la valutazione
andrà effettuata caso per caso.
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Fonte: Ispra