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30-06-2016
Energia, in Gazzetta il Dm sugli incentivi per le fonti rinnovabili
diverse dal fotovoltaico
Pubblicato in Gazzetta il
Decreto ministeriale 23 giugno 2016 recante "Incentivazione
dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal
fotovoltaico", in vigore dal 30 giugno 2016.
Come recita l’art. 1, il provvedimento ha la finalità di
“sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
attraverso la definizione di incentivi e modalità di accesso semplici, che
promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di
incentivazione in misura adeguata al perseguimento degli obiettivi stabiliti
nella Strategia energetica nazionale nonché il graduale adattamento alle
Linee guida in materia di aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente di cui
alla comunicazione della Commissione europea (2014/C 200/01)”.
In particolare, il decreto dello Sviluppo Economico mette a disposizione,
a regime, oltre 400 milioni di euro all’anno a favore dei nuovi
impianti che verranno selezionati nel 2016. Il periodo di
incentivazione avrà durata di vent’anni (venticinque per il
solare termodinamico): nel complesso verranno investiti nelle energie verdi
circa 9 miliardi di euro nel ventennio.
I nuovi incentivi verranno comunque erogati nel rispetto del tetto
complessivo di 5,8 miliardi di euro annui previsto per le energie
rinnovabili, diverse dal fotovoltaico, oggi in bolletta.
Gli incentivi verranno assegnati attraverso procedure di aste al
ribasso differenziate per tecnologia per gli impianti di grandi
dimensioni (>5 MW), mentre gli impianti inferiori a tale soglia dovranno
chiedere l’iscrizione ad appositi registri.
Il Decreto garantisce incentivi specifici per ciascuna fonte.
In particolare, alle tecnologie “mature” più efficienti (come l’eolico)
viene assegnata circa la metà delle risorse disponibili. La restante parte è
equamente distribuita tra le tecnologie ad alto potenziale, con forti
prospettive di sviluppo e penetrazione sui mercati esteri (come il solare
termodinamico), e alle fonti biologiche il cui utilizzo è connesso alle
potenzialità dell’economia circolare.