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	20-05-2015
	Regolamento UE su emissioni di CO2 da trasporto marittimo
	Sulla Gazzetta Ufficiale europea del 19 maggio 2015, è stato pubblicato 
	il Regolamento (UE) 2015/757 del Parlamento Europeo e del 
	Consiglio del 29 aprile 2015 "concernente il monitoraggio, la 
	comunicazione e la verifica delle emissioni di anidride carbonica generate 
	dal trasporto marittimo e che modifica la direttiva 2009/16/CE". 
	Il regolamento, che entrerà in vigore il 1° luglio 2015, 
	stabilisce norme per il monitoraggio, la comunicazione e la 
	verifica delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e di 
	altre informazioni pertinenti in relazione alle navi che arrivano, circolano 
	o partono da porti sotto la giurisdizione di uno Stato membro al fine di 
	promuovere in modo efficace, dal punto di vista dei costi, la riduzione 
	delle emissioni di CO2 derivanti dal trasporto marittimo. 
	Le disposizioni si applicano alle navi di stazza lorda
	superiore a 5000 tonnellate per le emissioni di CO2 
	rilasciate durante le tratte effettuate dal loro ultimo porto di scalo verso 
	un porto di scalo sotto la giurisdizione di uno Stato membro e da un porto 
	di scalo sotto la giurisdizione di uno Stato membro al successivo porto di 
	scalo, così come all’interno dei porti sotto la giurisdizione di uno Stato 
	membro, con esclusione delle navi da guerra, i macchinari 
	navali ausiliari, i pescherecci, le imbarcazioni in legno di costruzione 
	rudimentale, le navi senza mezzi di propulsione meccanica o le navi di Stato 
	usate per scopi non commerciali. 
	Per ciascuna delle loro navi, le società devono monitorare 
	e comunicare i parametri pertinenti in un periodo di riferimento riguardanti 
	le emissioni di CO2 che risultano dalla combustione dei carburanti, quando 
	le navi sono in mare nonché quando sono ormeggiate. 
	A tal fine, il piano di monitoraggio, indicante il 
	metodo scelto, deve essere trasmesso ai verificatori
	entro il 31 agosto 2017, per ciascuna delle loro navi. In 
	base a tale piano, dal 1° gennaio 2018 le società dovranno 
	monitorare su base annua le emissioni di CO2 per ogni nave e per tratta, 
	applicando il metodo più appropriato per la determinazione delle emissioni 
	di CO2, mentre dal 2019, entro il 30 aprile di ogni anno, 
	le società presenteranno alla Commissione e alle autorità degli Stati di 
	bandiera in questione, una relazione sulle emissioni di CO2 e altre 
	informazioni pertinenti.