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14-10-2015
Governo, approvati decreti su qualità delle acque e pile e accumulatori
Il Consiglio dei ministri comunica di aver approvato
nella riunione di lunedì 12 ottobre 2015 diversi
provvedimenti, tra cui in esame definitivo il decreto legislativo in materia
di qualità delle acque e, in esame preliminare, il decreto
legislativo su pile e accumulatori.
QUALITÀ DELLE ACQUE
Attuazione della direttiva europea che riguarda le sostanze
prioritarie nel settore della politica delle acque (decreto legislativo –
esame definitivo)
Il decreto legislativo, approvato in esame definitivo, è di attuazione
della direttiva 2013/39/UE che modifica le direttive 2000/60/CE e la
2008/105/CE per quanto riguarda gli standard di qualità ambientale
nel settore della politica delle acque, al fine di combattere l’inquinamento
idrico rafforzando il monitoraggio dello stato delle acque superficiali, di
quelle sotterranee e delle aree protette.
Il decreto aggiorna, recependo le indicazioni della
normativa europea, gli elenchi delle sostanze chimiche ritenute
maggiormente pericolose con 12 nuove sostanze tra cui componenti
contenuti in prodotti fitosanitari, sostanze chimiche industriali e
sottoprodotti della combustione, rivedendo inoltre i livelli di
concentrazione di altre 7 sostanze già incluse nell’elenco, in linea con i
parametri indicati dall’Ue. Vengono definiti anche i termini e le modalità
certe con cui eseguire il monitoraggio sulle acque e contestualmente viene
introdotto l’obbligo di un continuo controllo delle sostanze presenti
nell’elenco definito dalla Commissione europea.
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PILE E ACCUMULATORI
Attuazione della direttiva europea in materia di batterie portatili e
accumulatori contenenti cadmio (decreto legislativo – esame preliminare)
Il decreto legislativo, approvato in esame preliminare, è di
attuazione della direttiva 2013/56/UE che modifica la direttiva 2006/66/CE
sulle pile, gli accumulatori e i relativi rifiuti di questi prodotti. Il
provvedimento consente all’Italia di risolvere
positivamente la procedura d’infrazione n° 439, che si era instaurata per il
mancato recepimento della direttiva europea 56 del 2013.
l provvedimento adegua le deroghe italiane a quelle europee
rispetto ai divieti di immissione sul mercato di batterie portatili e
accumulatori contenenti cadmio destinati ad essere utilizzati negli
utensili elettrici senza fili, cosi come delle pile a bottone con un basso
tenore di mercurio. Si definisce un adeguato regime transitorio per lo
smaltimento delle scorte esistenti e per consentire un adeguamento alle
tecnologie sostitutive e ai nuovi parametri da parte di produttori,
industria del riciclo e consumatori.
Il decreto inoltre introduce una disposizione per riassegnare ad un
apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e
della tutela del territorio e del mare i proventi delle tariffe per il
funzionamento del Registro nazionale pile ed accumulatori, del Comitato di
vigilanza e controllo per la gestione dei RAEE (rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche) e dei rifiuti di pile ed accumulatori, incluse
le attività di ispezione nei confronti dei produttori: vuole essere cosi
garantito un monitoraggio più adeguato e un controllo più incisivo
sull’applicazione della normativa.