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07-04-2015
Gestione verde pubblico, affidamento autonomo rispetto a quello dei
rifiuti
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM)
- Comitato per lo sviluppo del verde pubblico - con la delibera n.
6/2015 ha risposto al quesito di un Comune affermando che
il verde pubblico è un «servizio pubblico» autonomo rispetto agli
altri, compreso quello dei rifiuti, e può quindi essere oggetto di un
affidamento separato da quello relativo all’igiene urbana.
Il MATTM in primo luogo chiarisce che il verde pubblico,
in ambito comunale, rientra senz'altro fra i servizi pubblici locali,
atteso che:
- è rinvenibile una norma legislativa che, alternativamente, ne
preveda l'obbligatoria istituzione e la relativa disciplina oppure che
ne rimetta l'istituzione e l'organizzazione all'Amministrazione;
- anche nel caso del verde pubblico lo svolgimento delle
attività di servizio pubblico ha il carattere della doverosità (SS.UU.
Cassazione, ord. 27.5.2009, n. 12252);
- dette attività possono presentare un carattere economico e
produttivo;
- le utilità da esse derivanti sono dirette a vantaggio di una
collettività, più o meno ampia, di terzi beneficiari (rientrando il
verde pubblico fra i servizi indivisibili).
In riferimento a quanto sopra, la base normativa è quindi individuata
nella disciplina del Testo unico degli enti locali, secondo
la quale i Comuni sono «enti a fini generali» (articolo 3) e devono
«promuovere lo sviluppo delle comunità locali» (articolo 112). In questo
raggio d’azione così ampio, spiega il MATTM, rientra anche il verde
pubblico, il cui carattere obbligatorio è confermato anche dalla legge
ambientale (articolo 4, comma 2 della legge 10/2013) che impone
l’approvazione delle varianti urbanistiche ai Comuni dove non sono previste
le quantità minime di verde pubblico fissate dalle regole nazionali (in
particolare il Dm 1444/1968). Il verde pubblico, allora, rientra fra i
«servizi indivisibili» finanziati con la Tasi, e in quanto tale risponde
anche al requisito dell’universalità.
Il «carattere economico» del servizio, secondo il MATTM, deriva dal fatto
che l’ente locale nell’adottare la soluzione organizzativa più
appropriata per rispondere alle esigenze dei cittadini opti per un
modello che assicuri in concreto un risparmio di spesa.
Ciò stante, conclude la delibera, oggi gli enti locali hanno a
disposizione una gamma di soluzioni più ampia e diversificata per
l'erogazione dei servizi e il verde è soggetto alle modalità di
affidamento previsto per i servizi pubblici locali, ossia alle
forme di gestione consentite dalla normativa vigente (dunque, dalla gestione
diretta, passando per l'azienda speciale, le società in house e quelle
miste, sino alla esternalizzazione mediante affidamento a gestori privati
selezionati attraverso il ricorso all'evidenza pubblica).