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News / Nazionali / Acque

10-04-2015

Acque, individuati i criteri per costo ambientale e della risorsa

Sulla G.U. n. 81 dell'8 aprile 2015, è stato pubblicato il Decreto ministeriale 24 febbraio 2015, n. 39 “Regolamento recante i criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d'impiego dell'acqua ”.

Il regolamento, in vigore dal 23 aprile 2015 e composto da 2 articoli e 2 allegati, stabilisce i criteri tecnici e metodologici per determinare i costi ambientali e della risorsa tenendo conto dei diversi utilizzi dell’acqua.

Le Autorità competenti, nelle fasi di pianificazione e programmazione dei piani di gestione, devono adeguare gli approcci metodologici di determinazione dei costi ambientali e della risorsa alle disposizioni in esso contenute: tali approcci si applicano progressivamente nei casi in cui le Autorità già utilizzino metodologie che consentono di conseguire risultati equivalenti.

  • L’Allegato A “Linee guida per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d’impiego dell’acqua, in attuazione degli obblighi di cui agli articoli 4, 5 e 9 della direttiva comunitaria 2000/60/CE”, contiene disposizioni relative alle definizioni necessarie per l’individuazione dei costi ambientali e della risorsa (Environmental and Resource Costs, c.d. ERC), nonché la metodologia di stima e l’approccio generale per l’internalizzazione degli ERC. Scopo del documento è pertanto quello di fornire un riferimento tecnico per supportare le amministrazioni ad effettuare la ricognizioni degli ERC già internalizzati negli esistenti strumenti di recupero dei costi, l'identificazione degli ERC da internalizzare e quelli residui.
  • L’Allegato Tecnico n. 1 “Proposta metodologica per la rendicontazione (reporting) degli aspetti economici”, in relazione agli obblighi di rendicontazione alla Commissione europea, aggiorna “i quadri conoscitivi esistenti per la parte delle caratteristiche economiche e sociali qualora non sufficientemente approfonditi in precedenza o perché dalla prima pianificazione ad oggi sono avvenuti profondi cambiamenti”. A tal fine, il documento individua le principali componenti economiche per le quali risulta opportuno effettuare integrazioni e aggiornamenti sostanziali, quali l’analisi economica degli indirizzi idrici, i trend socio-economici, la valutazione degli attuali livelli di recupero dei costi degli utilizzi (usi e servizi idrici).

La Direttiva 2000/60/CE citata stabilisce infatti degli obiettivi di qualità e disciplina le modalità per conseguirli, anche tramite l’attuazione di una politica dei prezzi dell’acqua che incentivi un impiego razionale della risorsa idrica e, in applicazione del principio chi inquina paga, consenta un adeguato contributo al recupero dei costi, compresi quelli ambientali e della risorsa.


 


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