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28-08-2013
Rifiuti, Circolare del Ministero dell'Ambiente: in discarica solo il
materiale trattato
In una circolare indirizzata a tutte le Regioni e alle
Province autonome di Trento e Bolzano, in linea con le indicazioni
interpretative della Commissione europea, il Ministro dell’Ambiente
ha chiarito quali sono le attività di trattamento alle
quali devono essere sottoposti i rifiuti urbani
per poter essere ammessi e smaltiti in discarica.
L'attuale circolare, supera di fatto la precedente circolare emanata “pro
tempore” dal Ministero dell’Ambiente il 30 giugno 2009. La circolare
del 2009 definiva “trattamento” ai fini dello smaltimento dei
rifiuti in discarica anche la tritovagliatura e stabiliva che a
predeterminate condizioni la “raccolta differenziata spinta” poteva far
venir meno l’obbligo di trattamento ai fini del conferimento in discarica
precisando come queste indicazioni avrebbero avuto natura “transitoria”
senza stabilire però in modo espresso un chiaro termine finale.
Lo scorso 13 giugno la Commissione europea ha però
rilevato la necessità di un trattamento adeguato anche sui rifiuti residuali
provenienti da raccolta differenziata stabilendo come la tritovagliatura non
soddisfi di per sé l’obbligo di trattamento dei rifiuti previsto dalle
normative europee.
Per quanto concerne le indicazioni della circolare 2009 sulla natura
equipollente della “raccolta differenziata spinta” al trattamento, la
Commissione ha inoltre evidenziato come la sola raccolta differenziata
spinta non sia di per sé idonea a escludere la necessità di sottoporre a
preventivo trattamento i rifiuti indifferenziati residuali se, oltre alla
prova di aver conseguito gli obiettivi progressivi di riduzione dei rifiuti
urbani biodegradabili da collocare in discarica, non viene data anche la
dimostrazione che il trattamento non contribuisce a prevenire o a ridurre il
più possibile le ripercussioni negative sull’ambiente e i rischi per la
salute.
Per evitare il rischio di esporre l’Italia a nuove
procedure europee di infrazione il Ministro dell'Ambiente ha quindi
deciso di intervenire chiarendo così ogni possibile ambiguità in materia.
Nella Circolare emanata si invitano quindi le Regioni e
le Province autonome ad osservare con urgenza le
nuove disposizioni adottando ogni ulteriori
iniziativa necessaria in termini di attuazione della pianificazione con
particolare riferimento alla gestione dei rifiuti urbani,
al fine di rispettare gli obiettivi stabiliti dalle norme
comunitarie. Entro il 2015, si legge ancora nella
disposizione del ministro, deve essere inoltre garantita almeno la
raccolta differenziata per la carta, metalli, plastica e
vetro, e ove possibile per il legno, al fine di
conseguire gli obiettivi comunitari entro il 2020.
Sito internet: Ministero dell'Ambiente