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	23-07-2013 
	Ministero Ambiente e ISPRA – Aggiornato inventario stabilimenti a 
	rischio 
	di incidente rilevante
	Il Ministero dell’Ambiente e Ispra
	hanno aggiornato il Rapporto Tecnico MATTM-ISPRA "La mappatura dei 
	pericoli di incidente rilevante in Italia", cioè l’inventario degli 
	stabilimenti a rischio di incidente rilevante presenti nel nostro 
	territorio nazionale.
	In Italia ci sono 1.142 stabilimenti a rischio di 'incidente rilevante' 
	(Rir), tipo ''Seveso''. Oltre il 50% di queste industrie 
	pericolose sono in quattro regioni del nord Italia: 
	Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. I comuni interessati sono 756, 
	pari al 9%. Ravenna guida la classifica delle città più esposte con 26 
	stabilimenti, seguita da Venezia (15) e Genova (14). 
	È quanto emerge dal rapporto
	realizzato dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca 
	ambientale (Ispra) e dal Ministero dell'Ambiente, che aggiorna l'inventario 
	nazionale degli stabilimenti a rischio. 
	Una consistente presenza degli stabilimenti tipo ''Seveso'' - prosegue il 
	report - si rileva anche in alcune regioni del centro-sud, 
	come Sicilia, Lazio e Campania (ciascuna con poco piu' del 6%), Toscana 
	(circa 5%), Puglia e Sardegna (circa 4%). Aree di particolare concentrazione 
	di stabilimenti 'Rir' sono vicino ai poli petrolchimici e di raffinazione, 
	come per esempio Trecate (nel Novarese), Porto Marghera, Ravenna e Ferrara, 
	Gela, Priolo a Siracusa, Brindisi, Taranto, Porto Torres (Ss) e Sarroch 
	(Ca). 
	La conoscenza dei fattori di pressione per il territorio connessi alla 
	presenza di attività industriali con pericoli di incidente rilevante, 
	è sviluppata dall’ISPRA e dal MATTM attraverso l’organizzazione e 
	l’elaborazione delle informazioni fornite dai gestori in 
	adempimento al D.Lgs. 334/1999.  
	Per l’acquisizione delle informazioni necessarie, il MATTM e l’ ISPRA, ai 
	sensi di quanto previsto dall’art. 15 comma 4 del D.Lgs. 334/1999, hanno 
	predisposto, aggiornato ed utilizzato una banca dati che soddisfa le 
	necessità di un Inventario Nazionale delle attività soggette a 
	notifica ai sensi dell’articolo 6 del D.Lgs. 334/1999. 
	Le informazioni e le elaborazioni sono periodicamente raccolte in 
	rapporti tecnici che, oltre a presentare  il risultato delle 
	attività svolte presso il Servizio Rischio Industriale dell’ISPRA e presso 
	la Divisione IV della Direzione per le Valutazioni Ambientali del MATTM, 
	forniscono una mappa dei pericoli  di incidente rilevante 
	associati alle attività industriali presenti sul territorio nazionale.
	 In previsione del recepimento della nuova Direttiva Seveso 
	III (18/2012/CE), che dovrà avvenire entro  il  1 giugno 
	2015, è stato ritenuto opportuno e necessario offrire agli 
	operatori del settore, interessati a conoscere le tendenze evolutive di 
	questo importante fattore di pressione per la popolazione e l’ambiente, una 
	nuova edizione del rapporto, che costituisce  l’aggiornamento e la naturale 
	evoluzione dei precedenti rapporti APAT sul tema.
	 I principali destinatari sono i decisori a livello centrale e 
	locale, gli addetti ai lavori e chiunque interessato ad acquisire una 
	visione d’insieme sulle caratteristiche e la distribuzione nel nostro Paese 
	degli stabilimenti industriali suscettibili di causare incidenti rilevanti. 
	
	Documenti di approfondimento
	Sito internet: Ministero Ambiente