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04-11-2012
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 282 del 3 dicembre 2012, il Decreto Legge 3 dicembre 2012, n. 207 recante "Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale", che entra in vigore il giorno stesso.
In particolare, il decreto prevede che uno stabilimento industriale dichiarato "di interesse strategico nazionale" con dPCM che occupi almeno 200 dipendenti, può essere autorizzato dal Ministro dell'ambiente, in sede di riesame dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) a proseguire l'attività produttiva per massimo 36 mesi purché vengano rispettate le prescrizioni contenute nella stessa Aia.
Il decreto legge, approvato dall'urgenza di risolvere il "caso Ilva", si applica quindi a tutti gli stabilimenti che abbiano le caratteristiche previste dal provvedimento e "qualora vi sia una assoluta necessità di salvaguardia dell'occupazione e della produzione". "Le misure volte ad assicurare la prosecuzione dell'attività produttiva sono solo quelle contenute nel provvedimento di autorizzazione integrata ambientale, nonché quelle contenute nel provvedimento di riesame".
La gestione e responsabilità degli impianti rimane ai titolari dell'Aia e, fermo restando le disposizioni sanzionatorie previste dal D.lgs. 152/2012, il decreto prevede la sanzione pecuniaria amministrativa, comminata dal Prefetto, fino al 10% dell'ultimo fatturato della società nel caso di inosservanza delle norme.
L'art. 3 del decreto, poi, dichiara l'Ilva Spa stabilimento di interesse nazionale e al quale si applicano le nuove norme: pertanto, dal 3 dicembre 2012 l'Ilva è immessa nel possesso dei beni dell'impresa ed è autorizzata, nei rispetto dell'Aia rilasciata, alla prosecuzione dell'attività produttiva per 36 mesi. Entro 10 gg. sarà nominato un garante che monitorerà l'esecuzione delle suddette prescrizioni.
04-01-2013 Decreto "Ilva" convertito in legge