Mase, cartucce di gas o piccole bombole non caricabili

Il Mase, in risposta ad interpello, fornisce chiarimenti sulla gestione della cartucce di gas o piccole bombole non ricaricabili per uso domestico.

Quesito

Confindustria ha richiesto un’interpretazione della vigente normativa in materia ambientale relativamente alla possibilità di conferimento ai centri di raccolta comunali di determinate tipologie di rifiuti urbani provenienti dai nuclei domestici (in particolare cartucce non ricaricabili contenenti gas GPL e piccole bombole contenenti CO2 non ricaricabili), formulando i seguenti quesiti:

  1. definire se i rifiuti urbani provenienti dai nuclei domestici costituiti da cartucce di gas e da bombole non ricaricabili siano conferibili ai centri di raccolta comunali;
  2. specificare se la dizione “limitatamente ad estintori ed aerosol ad uso domestico”, contenuta nel decreto ministeriale 8 aprile 2008, comprenda anche le cartucce di gas e le bombole non ricaricabili che potrebbero contenere residui di gas originate dai nuclei domestici.

Risposta Mase

Il Mase chiarisce che i rifiuti provenienti dai nuclei domestici costituiti da cartucce di gas e da bombole non ricaricabili non sono conferibili ai centri di raccolta comunali.

Innanzitutto il Mase fa presente che ai prodotti oggetto dell’istanza, considerate le caratteristiche tecniche per come descritte nella medesima, poiché non risulta ispezionabile il contenuto sembrerebbe esclusa la possibilità di accertarne il completo svuotamento: di conseguenza, in applicazione del principio di precauzione, in assenza di ulteriori procedure che garantiscano la verifica del completo svuotamento, dovrebbe escludersi la possibilità di classificare i rifiuti derivanti da tali prodotti con uno dei codici da 15 01 01 a 15 01 09.

La semplice presenza, infatti, di un residuo di sostanze pericolose nell’imballaggio (ad esempio un residuo di un prodotto pericoloso) o la sua contaminazione esterna da parte di sostanze pericolose determina un’automatica classificazione dello stesso come rifiuto pericoloso e pertanto classificabile con il codice EER 150110* riferito a “imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze”. In tale fattispecie sembrerebbero rientrare le cartucce di gas GPL (propano e butano) non ricaricabili, in quanto contenenti una sostanza infiammabile.

Diversamente, sarebbero esclusi da tale classificazione le bombole del gas non ricaricabili ad uso domestico (in genere contenenti CO2 per la gasatura domestica dell’acqua), in quanto non sono contenitori T/FC, vale a dire imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze.

Infine, il Mase rileva che il decreto ministeriale 8 aprile 2008 consente il conferimento ai centri di raccolta dei gas in contenitori a pressione limitatamente a estintori ed aerosol ad uso domestico, identificati dai codici EER 160504* o 160505, descrizione che non includerebbe le tipologie di rifiuti oggetto dell’istanza.


Mase, risposta ad interpello 22 luglio 2024, n. 135336 

Indicazioni in merito a interpello ex art. 3-septies del D. Lgs 152/2006 relativo all’applicazione della disciplina in materia di conferimento ai centri comunali di raccolta di rifiuti urbani provenienti dai nuclei domestici costituiti da cartucce di gas o piccole bombole non ricaricabili per uso domestico.

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