Ispra ha pubblicato ad aprile 2023 l’Annuario dei dati ambientali 2022 con oltre 300 indicatori, tra cui quelli relativi ai numeri in crescita per le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale UNI EN ISO 14001 ed EMAS e le certificazioni ambientali di prodotti e servizi con il marchio Ecolabel UE, con benefici per la sostenibilità.
Certificazioni ambientali
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha presentato l’Annuario dei dati ambientali 2022, da sempre uno strumento di lavoro per policy makers, pubblici amministratori e tecnici, utile per trarre informazioni preziose sullo stato dell’ambiente in Italia. Attraverso oltre 300 indicatori, il rapporto fornisce un quadro completo delle condizioni di salute dell’ambiente. Tra questi, anche le certificazioni Europee come EMAS ed Ecolabel o secondo standard internazionali a norma UNI EN ISO 14001, rilasciate dagli organismi accreditati, contribuiscono alla costruzione di un quadro multidimensionale che aiuta a comprendere i fenomeni ambientali e il loro andamento nel tempo.
Nel contesto dell’Annuario dei Dati Ambientali il numero dei siti aziendali con un sistema di gestione certificato ai sensi della UNI EN ISO 14001 da un organismo accreditato è un’indicazione specifica dell’attenzione particolare che l’organizzazione certificata riserva ai propri impatti ambientali e l’impegno a minimizzarli.
La certificazione ambientale è uno strumento volontario di autocontrollo e responsabilizzazione adottabile da organizzazioni che intendano perseguire un miglioramento continuo delle proprie performance ambientali.
Per il raggiungimento di uno sviluppo economico sostenibile, le politiche di mercato devono essere integrate alle tematiche ambientali.
I vantaggi
Le Certificazioni ambientali a norma UNI EN ISO 14001, rilasciate dagli organismi accreditati da Accredia e i Regolamenti UE ad attuazione volontaria denominati EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009) ed Ecolabel (Regolamento CE n. 66/2010) favoriscono:
- una migliore gestione delle risorse,
- la responsabilizzazione diretta nei riguardi dell’ambiente,
- promuovono l’informazione al pubblico sul miglioramento delle prestazioni ambientali di processi e prodotti.
A fronte di un impegno al miglioramento, le imprese possono ottenere vantaggi competitivi derivanti dal pubblico riconoscimento dell’impegno profuso nell’attuazione del miglioramento.
Benefici ambientali
Le motivazioni che determinano la scelta della registrazione EMAS o della Certificazione UNI EN ISO 14001 sono di varia natura e possono essere classificate sulla base dei benefici ambientali che tale scelta comporta, tra questi:
- prevenzione e riduzione degli impatti ambientali;
- riduzione del rischio di incidente;
- riduzione dei consumi di materie prime e di energia;
- riduzioni delle emissioni e dei rifiuti;
- lotta ai cambiamenti climatici;
- miglioramento delle prestazioni ambientali attraverso obiettivi gestionali e/o tecnologici e impiantistici.
EMAS – Ecolabel Obiettivi UE
Gli obiettivi che l’Unione Europea ha stabilito attraverso l’applicazione dei Regolamenti EMAS ed Ecolabel sono:
- il miglioramento da parte delle imprese dei propri prodotti e servizi, sia in sede di progettazione (dalla culla alla tomba – Life Cycle Assessment), sia in sede di produzione (Sistemi di Gestione Ambientale), sia nell’utilizzo (schede tecniche, Dichiarazioni Ambientali di Prodotto);
- l’uso di prodotti e servizi ecologici (Ecolabel), opportunamente gestiti (EMAS), da parte dei consumatori attraverso una corretta informazione;
- l’impegno nella promozione e nella diffusione dei Regolamenti da parte degli Stati membri.
Infatti, nell’ambito delle azioni strategiche individuate dalla UE, gli strumenti volontari rappresentano un elemento essenziale in quanto si basano sulla responsabilizzazione diretta dei produttori che possono incidere positivamente sul miglioramento delle condizioni ambientali e sulla costruzione del dialogo tra tutti i soggetti interessati (Pubblica Amministrazione, mondo imprenditoriale, privati cittadini, ecc…).
Registrazioni EMAS
L’indicatore definisce il numero di registrazioni EMAS rilasciate a organizzazioni e imprese sul territorio nazionale, fornendo un quadro del livello di attenzione rivolto alle problematiche ambientali da parte delle organizzazioni/imprese.
Numeri in aumento
Le registrazioni EMAS risultano in aumento anche grazie alle politiche volte alla promozione del Green Public Procurement e delle certificazioni ambientali (ad es. agevolazioni inserite nel Codice degli Appalti). Al 30 giugno 2022 il numero totale dei nuovi certificati EMAS rilasciati a organizzazioni/imprese raggiunge quota 2.160. Si conferma una ripresa del trend determinata essenzialmente dall’aumento del numero di nuove adesioni rispetto alle cancellazioni.
Da dicembre 2018 al 30 giugno 2022 il numero delle organizzazioni/imprese registrate è passato da 965 a 1.081, con una crescita del 12%.
Settori produttivi
I settori produttivi nei quali si riscontra la maggiore adesione appartengono alle seguenti categorie:
- Rifiuti e recupero di materiali,
- Energia,
- Amministrazioni Pubbliche,
- Servizi per edifici e paesaggio,
- Lavori di costruzione specializzati,
- Commercio all’ingrosso.
Si sottolinea la crescita del settore Servizi che nell’ultimo anno ha superato i settori Costruzioni e Commercio all’ingrosso.
Diffusione per area e tipologia
Si conferma la leadership delle regioni del Centro-Nord. Infatti, il maggior numero di registrazioni si osserva in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio.
Per quanto riguarda le registrazioni EMAS per tipologia di organizzazione, si rileva una distribuzione sostanzialmente omogenea delle registrazioni tra piccole, medie e grandi imprese.
Marchio Ecolabel
LICENZE E PRODOTTI/SERVIZI CERTIFICATI CON IL MARCHIO ECOLABEL UE
L’indicatore descrive l’evoluzione, in Italia, dell’offerta di prodotti/servizi a ridotto impatto ambientale da parte delle aziende e, conseguentemente, la richiesta di un “consumo più sostenibile” da parte dei consumatori, evidenziando in questo modo la sensibilità ambientale sia del settore produttivo sia del consumatore.
Trend in crescita
Il numero totale di licenze Ecolabel UE non sempre corrisponde al numero totale di aziende certificate Ecolabel UE in quanto un’azienda può ottenere più licenze per diversi gruppi di prodotti. Infatti, le licenze sono rilasciate per tipologia di gruppo di prodotti Ecolabel UE e non per azienda.
L’andamento delle licenze e dei prodotti/servizi è caratterizzato da un trend di crescita nel lungo periodo, ma con momenti di flessione dovuti a specifici eventi di carattere soprattutto normativo. Dal 2019 fino a giugno 2022 il trend è nettamente positivo, con l’incremento sia del numero di licenze sia del numero di prodotti e servizi certificati. A giugno 2022 le licenze Ecolabel UE in vigore in Italia sono 369 per un totale di 12.068 prodotti/servizi certificati, distribuiti
su 16 gruppi attivi di prodotti/servizi.
Gruppi merceologici
I gruppi che hanno conseguito il maggior numero di licenze sono: “Servizi di pulizia di ambienti interni” (107), “Strutture ricettive (62 ); “Tessuto carta e prodotti in tessuto carta” (41).
Diffusione per area e tipologia
La ripartizione territoriale delle licenze rilasciate dall’Organismo competente italiano (Sezione Ecolabel del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit) mostra una netta prevalenza di licenze rilasciate al Nord (64,8%), seguito dal Centro con il 17,9%, e da Sud
e Isole con il 15,7% . Infine, 6 licenze (1,6%) sono assegnate ad aziende con sede legale all’estero.
Le regioni italiane con il maggior numero di licenze Ecolabel UE totali (prodotti e servizi) sono: Lombardia (64), Piemonte (44), Veneto e Trentino-Alto Adige a pari merito (42). Per le prime 3 regioni il peso più consistente è dato dalle licenze di prodotti, per il Trentino-Alto Adige, invece, dai servizi.
Certificazioni ISO 14001
L’indicatore fornisce un quadro di sintesi del livello di attenzione delle organizzazioni e delle imprese alle problematiche ambientali, sia nel settore pubblico sia in quello privato. Una diffusa presenza dei sistemi di gestione ambientale segnala una certa ricettività al tema dello sviluppo sostenibile, a tutto vantaggio della qualità dell’ambiente. Il numero di certificati indica quante organizzazioni hanno raggiunto tali obiettivi e, quindi, rispondono ai requisiti della rispettiva norma di riferimento. Il processo di certificazione passa attraverso il controllo indipendente di un Organismo accreditato da ACCREDIA.
Nel contesto dell’Annuario dei Dati Ambientali il numero dei siti aziendali con un sistema di gestione certificato ai sensi della UNI EN ISO 14001 da un organismo accreditato è un’indicazione specifica dell’attenzione particolare che l’organizzazione certificata riserva ai propri impatti ambientali e l’impegno a minimizzarli.
I sistemi di gestione ambientale rispondono dunque alle specifiche tecniche di una norma volontaria e definiscono il complesso di azioni gestionali e procedure operative che contribuiscono a definire ruoli e responsabilità nella struttura organizzativa. A questo si aggiunge la valutazione di terza parte svolta dagli organismi accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1 che attestano l’effettiva rispondenza del sistema di gestione alle caratteristiche definite nella normativa tecnica, rilasciando la certificazione che offre al mercato un valore intrinseco di fiducia e riconoscibilità.
Numeri in aumento
Dati ACCREDIA
Anche grazie a queste caratteristiche della certificazione accreditata, il numero (dato a marzo 2022) dei siti aziendali italiani con un sistema di gestione certificato UNI EN ISO 14001 è in costante crescita da quando la serie dei dati delle certificazioni ha cominciato a costituirsi nel 2012: la dinamica annuale, consolidata a fine anno, è pari al +8%.
Con 31.508 siti certificati, i sistemi di gestione ambientale rappresentano per diffusione il secondo schema di certificazione di sistemi di gestione, dopo la qualità (norma UNI EN ISO 9001).
Diffusione per area
A fine 2022, circa la metà (48%) delle imprese certificate era concentrata nelle regioni del Nord. In aggiunta ai siti aziendali italiani, anche una quota rilevante e pari all’14% di imprese estere aveva ottenuto una certificazione del proprio sistema di gestione ambientale da parte di un organismo accreditato da Accredia.
La Lombardia detiene il primato di regione con il maggior numero di siti aziendali certificati (4.925), seguita da Veneto (2.942) ed Emilia Romagna (2.733). Lazio e Campania, con 2.055 e 1.633 siti certificati occupano la 6° e la 7° posizione in classifica.
Settori interessati
I settori economici nei quali si riscontra la maggiore adesione alla certificazione sono “Costruzioni”, “Trasporti, logistica e comunicazioni” e “Rifornimento di energia elettrica” con, rispettivamente, 3.639, 3.257 e 2.730 siti aziendali certificati. A fronte di una crescita annuale dell’indicatore in quasi tutti i principali settori di attività economica per numero di siti aziendali certificati, è il settore “Macchine e apparecchiature” a crescere più di ogni altro nel periodo dicembre 2021 – dicembre 2022, con un tasso percentuale del +14,4%.
I vantaggi
Un’accelerazione rispetto al trend storico che conferma l’attenzione delle imprese all’impatto ambientale delle proprie attività. La certificazione accreditata di un sistema di gestione conforme alla norma UNI EN ISO 14001 è anche un elemento di forza per l’immagine dell’impresa che segnala al mercato il proprio impegno in tema di sostenibilità ambientale. Inoltre, i sistemi di gestione ambientale contribuiscono a migliorare la redditività delle imprese rendendole più competitive.
La crescente diffusione nel nostro paese dello strumento della certificazione accreditata dei sistemi di gestione ambientale ai sensi della UNI EN ISO 14001 è spiegata dalla maggiore attenzione ai temi della sostenibilità, ma è evidente anche il beneficio in termini di immagine ed elemento di distinzione nei mercati domestici e internazionali per le organizzazioni certificate.
Oltre a questo, un contributo rilevante si è certamente avuto con il D.Lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti) che ha stabilito come il Green Public Procurement (GPP) abbia natura di strumento obbligatorio, a tutti i livelli amministrativi (il D.Lgs 36/ 2023 ha confermato le disposizioni relative al GPP). Al riguardo l’art. 82 prevede infatti che le Amministrazioni aggiudicatrici possano esigere che gli operatori economici presentino, come mezzi di prova di conformità ai requisiti o ai criteri stabiliti nelle specifiche tecniche, ai criteri di aggiudicazione o alle condizioni relative all’esecuzione dell’appalto, una relazione di prova o un certificato rilasciati da un organismo di valutazione della conformità accreditato.
PNRR
Utilizzare strumenti di analisi e monitoraggio delle politiche ambientali come l’Annuario dei dati ambientali è oggi ancor più importante. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) il Governo ha inteso dare una spinta a sostegno della ripresa e della sostenibilità, elaborando il piano di attuazione di politiche ambientali più importante da quando il concetto di sostenibilità ambientale è entrato nelle agende economiche dei Governi. Non a caso, la quota più consistente dei fondi di Next Generation EU, veicolati proprio attraverso il PNRR, il 31% (59,5 miliardi di euro), è destinata alla Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”.
Strategia di Sviluppo Sostenibile
Inoltre, a livello nazionale, la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, volta alla creazione di un nuovo modello economico circolare, a basse emissioni di CO2, resiliente ai cambiamenti climatici e agli altri cambiamenti globali che impattano sugli ecosistemi, rappresenta uno strumento di coordinamento tra tutti gli altri piani e strategie tematiche (Strategia nazionale per l’economia circolare, Strategia nazionale per la biodiversità, Piano nazionale integrato per l’energia e il clima e Piano per la transizione ecologica).
Siti internet: Accredia – Ispra
Per visualizzare i grafici, si rimanda alla pagina Accredia.