Il Parlamento Europeo ha approvato i nuovi obiettivi nazionali annuali di riduzione delle emissioni di gas serra, nel percorso del Green Deal, prodotte da trasporti, edilizia e agricoltura.
Il regolamento sulla condivisione degli sforzi fa parte del pacchetto “Pronti per il 55% nel 2030”, che è il piano dell’UE per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, in linea con la legge europea sul clima.
Nella versione da ultimo approvata il regolamento sulla condivisione degli sforzi prevede:
- Obiettivi di riduzione nazionali basati su PIL pro capite ed efficacia dei costi
- Limitate le possibilità di scambio delle emissioni
- Più trasparenza: le informazioni sulle azioni nazionali saranno rese pubbliche.
Settori coinvolti
Entro il 2030, i Paesi UE dovranno ridurre le emissioni di gas serra del 40% rispetto al 2005 prodotte nel settore dei trasporti, edilizia e agricoltura.
Il Parlamento ha approvato il 14 marzo 2023 in via definitiva la revisione del cosiddetto regolamento sulla condivisione degli sforzi, che stabilisce i livelli vincolanti di riduzioni annuali per le emissioni di gas serra per il trasporto su strada, il riscaldamento degli edifici, l’agricoltura, i piccoli impianti industriali e la gestione dei rifiuti per ciascuno Stato membro dell’UE. Il testo è frutto di un accordo con i governi dell’UE.
Il nuovo regolamento sulla “condivisione degli sforzi” riduce il livello massimo di emissioni consentito nei Paesi UE per i settori trasporti, edilizia e agricoltura. Tali settori sono responsabili attualmente per circa il 60% di tutte le emissioni dell’Unione.
Obiettivi di riduzione
La nuova normativa UE innalza l’obiettivo di riduzione dei gas serra a livello europeo, da raggiungere entro il 2030, dal 30 al 40% rispetto ai livelli del 2005. Per la prima volta, tutti i Paesi dell’UE dovranno ridurre le emissioni di gas serra con obiettivi che variano dal 10 al 50%.
Gli obiettivi di riduzione di ciascun Paese membro per il 2030 si basano su PIL pro capite ed efficacia dei costi. Ogni anno, gli Stati membri dovranno inoltre garantire di non superare la propria quota annuale di emissioni di gas serra.
Flessibilità e trasparenza
La legge mira a conciliare l’esigenza di flessibilità da parte dei Paesi dell’UE per raggiungere i propri obiettivi e la necessità di una transizione giusta e socialmente equa. Per questo motivo, viene limitata la flessibilità prevista dalla normativa precedente, riducendo la quantità di emissioni che gli Stati membri potranno risparmiare da anni precedenti, prendere in prestito da anni futuri e scambiare con altri Stati membri.
Per responsabilizzare gli Stati membri, la Commissione, su richiesta del Parlamento, renderà pubbliche le informazioni sulle azioni a livello nazionale in un formato facilmente accessibile.
Prossime tappe
Il testo deve ora essere formalmente approvato anche dal Consiglio. Sarà quindi pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE per poi entrare in vigore 20 giorni dopo.
Sito internet: Parlamento Europeo
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