News / Giurisprudenza / Rifiuti
	10-03-2020
	Sfalci e potature, condizioni per essere esclusi dalla disciplina dei 
	rifiuti
	La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 9348 del 9 marzo 2020, 
	si è pronunciata sulla qualificazione degli "sfalci e potature".
	Gli "sfalci e potature" sono comunque dei rifiuti per i quali vale la 
	deroga stabilita nell'art. 185 d.lgs. n. 152/2006, nei limiti in cui siano 
	gestiti e riutilizzati a servizio dell'agricoltura, silvicoltura o 
	produzione di energia non inquinante. 
	Difatti, "gli sfalci e potature" che non costituiscono rifiuto sono solo 
	quelli derivanti da buone pratiche colturali o dalla manutenzione del verde 
	pubblico, sempreché siano riutilizzati in agricoltura, silvicoltura o per la 
	produzione di energia da biomassa, anche al di fuori del luogo di produzione 
	o a mezzo cessione a terzi e sempre che siano seguite delle procedure che 
	non danneggino l'ambiente o mettano in pericolo la salute umana.
	Nella fattispecie, diversamente, "gli sfalci e potature" derivanti 
	dalla raccolta del materiale arboreo non erano destinati agli usi 
	consentiti, bensì si trovavano accumulati sul terreno da mesi senza misure 
	protettive.