News / Giurisprudenza / Rumore
	15-05-2020
	Cassazione penale: attività rumorose, illecito amministrativo e reato
	La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 12519 del 20 aprile 
	2020, si è pronunciata sulla fattispecie di disturbo delle 
	occupazioni e del riposo delle persone derivante da 
	attività rumorose distinguendo tra illecito amministrativo e reato.
	In tema di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, 
	l'esercizio di una attività o di un mestiere rumoroso, 
	integra: 
	
		- A) l'illecito amministrativo di cui all'art. 10, 
		comma 2, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, qualora si verifichi 
		esclusivamente il mero superamento dei limiti di emissione del rumore 
		fissati dalle disposizioni normative in materia; 
 
		- B) il reato di cui al comma 1 dell'art. 659, cod. 
		pen., qualora il mestiere o la attività vengano svolti eccedendo dalle 
		normali modalità di esercizio, ponendo così in essere una condotta 
		idonea a turbare la pubblica quiete; 
 
		- C) il reato di cui al comma 2 dell'art. 659 cod. 
		pen., qualora siano violate specifiche disposizioni di legge o 
		prescrizioni della Autorità che regolano l'esercizio del mestiere o 
		della attività, diverse da quelle relative ai valori limite di emissione 
		sonore stabiliti in applicazione dei criteri di cui alla legge n. 447 
		del 1995.
 
	
	Nel caso di specie, è stata confermata la 
	responsabilità, ex artt. 650 e 659 cod. pen., del gestore di un locale che, 
	svolgendo in orario notturno spettacoli musicali e tenendo aperte le porte 
	dell'esercizio in violazione di ordinanza sindacale, aveva consentito la 
	diffusione sonora in ambiente esterno, disturbando altresì il riposo e le 
	occupazioni delle persone stante il livello delle emissioni.