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02-09-2019
Cassazione penale, utilizzazione agronomica reflui oleari
La Corte di Cassazione, con la Sentenza III n. 28360 del 1° luglio
2019, si è pronunciata sulle condizioni di
utilizzazione agronomica dei reflui oleari (come le acque di
vegetazione derivanti dalla molitura delle olive e le relative sanse umide)
previste dalla legge 574/96.
Dalla lettura degli artt. 3, 4 e 8 della L. n. 574/96 si evince che è
consentita unicamente l'utilizzazione agronomica dei reflui oleari
(come le acque di vegetazione derivanti dalla molitura delle olive e le
relative sanse umide) essendo quindi permessa l'applicazione di essi al
terreno, ma esclusivamente se finalizzata
all'utilizzo delle sostanze nutritive ammendanti ovvero al loro
utilizzo irriguo o fertirriguo, con la conseguenza che deve escludersi che
il legislatore abbia in qualche modo inteso favorire lo spandimento o
l'abbandono sul terreno come mezzo incontrollato di smaltimento degli
stessi.
Pertanto, una volta che si sia fuori dall’utilizzazione agronomica,
dovrà necessariamente farsi riferimento alla categoria dei rifiuti dinanzi
ad un sostanziale abbandono incontrollato di acque di vegetazione, laddove
le stesse non vengano scaricate mediante canalizzazione diretta verso un
corpo ricettore ovvero, in caso contrario, alla categoria delle acque
reflue, senza potere invocare quanto disposto dall’art. 137, comma
quattordicesimo, D.lgs. n. 152/2006. Né sembra preferibile considerare che
la violazione dei requisiti di cui all’art. 4 prefato integrerà un illecito
amministrativo nella misura in cui la condotta contestata “non costituisca
reato” .
Nel caso di specie, la Corte, pur pronunciando
l'avvenuta prescrizione del reato, ha riconosciuto la fattispecie penale
ricostruita dal Giudice di merito che aveva ritenuto colpevoli gli imputati
del reato di deposito incontrollato di reflui allo stato liquido (nella
specie acque di vegetazione derivanti dalla lavorazione meccanica delle
olive, mediante versamento sui terreni già allestiti con barriere di massi,
in modo tale da determinare lo smaltimento nel sottosuolo).