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14-06-2019
Cassazione penale, Requisiti della pratica di fertirrigazione
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 23148 del 27 maggio
2019, si è pronunciata sui requisiti della pratica di "fertirrigazione",
al fine di sottrarre il deposito delle deiezioni animali
alla disciplina sui rifiuti.
La pratica della
"fertirrigazione", idonea a sottrarre il deposito delle deiezioni animali
alla disciplina sui rifiuti, richiede, in primo luogo, l'esistenza effettiva
di colture in atto sulle aree interessate dallo spandimento, nonché
l'adeguatezza di quantità e qualità degli effluenti e dei tempi e modalità
di distribuzione al tipo e fabbisogno delle colture e, in secondo luogo,
l'assenza di dati sintomatici di una utilizzazione incompatibile con la
fertirrigazione, quali, ad esempio, lo spandimento di liquami lasciati
scorrere per caduta a fine ciclo vegetativo.
Inoltre, la Corte ha ribadito che le
attività idonee a sottrarre i rifiuti dalla relativa disciplina
ordinaria e dalle correlate ipotesi di reato in quanto integranti
un'eccezione alla regola devono essere dimostrate dalla parte
che vi abbia interesse.