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09-09-2019
Cassazione penale, accertamento dell'effettiva natura di rifiuto
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 31213 del 16 luglio
2019, si è pronunciata in merito all’indagine volta
all’accertamento dell’effettiva natura di rifiuto.
Nell’indagine volta all’accertamento dell’effettiva natura di rifiuto
si deve evitare di porsi nella sola ottica del cessionario
del prodotto, e della valenza economica che allo stesso
egli attribuisce (sì da esser disposto a pagare per ottenerlo), occorrendo,
per contro, verificare “a monte” il rapporto tra il prodotto
medesimo ed il suo produttore e, soprattutto, la volontà/necessità
di questi di disfarsi del bene.
Opinare in termini diversi comporterebbe la facile creazione di
pericolose aree di impunità, nelle quali numerose condotte oggettivamente
integranti una fattispecie di reato ben potrebbero esser dissimulate da
accordi – dolosamente preordinati – volti a privare il bene di una
particolare qualità, ex se rilevante sotto il profilo penale, invero già “a
monte” acquisita ed insuscettibile di esser cancellata.