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03-05-2018
Cassazione penale, rumore in ambito condominiale
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 17131 del 17 aprile
2018, si è pronunciata sulla fattispecie relativa al rumore
provocato da attività svolta in ambito condominiale.
Perché sussista la contravvenzione di cui all'art. 659 cod. pen.
relativamente ad attività che si svolge in ambito condominiale, è necessaria
la produzione di rumori idonei ad arrecare disturbo o a turbare la quiete e
le occupazioni non solo degli abitanti dell'appartamento sovrastante o
sottostante la fonte di propagazione, ma di una più consistente parte degli
occupanti il medesimo edificio.
La Corte ha anche ricordato che, quanto all'esercizio di una
attività o di un mestiere rumoroso, esso integra:
- l'illecito amministrativo di cui all'art. 10, comma secondo,
della legge 26 ottobre 1995, n. 447, qualora si verifichi esclusivamente
il mero superamento dei limiti di emissione del rumore fissati dalle
disposizioni normative in materia;
- il reato di cui al comma primo dell'art. 659, cod. pen., qualora il
mestiere o la attività vengano svolti eccedendo dalle normali modalità
di esercizio, ponendo così in essere una condotta idonea a turbare la
pubblica quiete;
- il reato di cui al comma secondo dell'art. 659 cod. pen., qualora
siano violate specifiche disposizioni di legge o prescrizioni della
Autorità che regolano l'esercizio del mestiere o della attività, diverse
da quelle relative ai valori limite di emissione sonore stabiliti in
applicazione dei criteri di cui alla legge n. 447 del 1995.