News / Giurisprudenza / Rifiuti
	23-05-2016
	Cassazione penale, smaltimento compost oltre valori soglia di 
	accettabilità
	La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20154 del 16 maggio 
	2016, si è pronunciata sullo smaltimento del "compost" 
	che non rispetta le prescrizioni di legge affermando che, senza 
	autorizzazione, si configura il reato di smaltimento di rifiuti, in quanto è 
	applicabile la disciplina dei rifiuti e non quella dei fertilizzanti. 
	La Corte ha ribadito che "ove nella produzione del "compost" di 
	qualità sia superata la soglia d'accettabilità dei rifiuti raccolti 
	separatamente per il compostaggio, ovvero siano presenti nel "compost" 
	sostanze pericolose non previste nemmeno nell'elencazione delle delibere 
	regionali in materia, si configura il reato di smaltimento di rifiuti 
	pericolosi e non pericolosi in difetto dell'autorizzazione prevista 
	dall'art. 208 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, in quanto è applicabile in 
	tal caso la disciplina in materia di recupero dei rifiuti prevista dagli 
	artt. 181 e ss. del citato d.lgs. e non quella in materia di fertilizzanti, 
	prevista dal d.lgs. 29 aprile 2006, n. 217".