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	19-02-2019
	Emilia-Romagna: nuovo bando alle imprese per rimozione e smaltimento 
	amianto
	La Regione Emilia-Romagna ha approvato un nuovo bando per incentivare gli 
	interventi di riqualificazione e miglioramento
	della sicurezza degli ambienti di lavoro, con 
	particolare riguardo alla rimozione e smaltimento 
	dei manufatti pericolosi che contengono amianto. 
	L’obiettivo del bando, approvato con delibera della Giunta regionale n. 
	194 dell’11 febbraio 2019, è mettere a disposizione delle imprese 
	3,3 milioni di euro per sostenere gli investimenti finalizzati alla
	bonifica di edifici e immobili utilizzati per lo 
	svolgimento di attività produttive, terziarie e commerciali, 
	compresa l’agricoltura.
	I contributi oscillano dal 35% (Grandi 
	imprese) al 50% (PMI) dell’investimento a seconda delle 
	dimensioni aziendali, a partire da un minimo di spesa di 20 mila 
	euro e con un tetto massimo di aiuto fissato a 
	quota 150 mila euro.
	Procedura in due fasi
	La principale novità rispetto ai bandi precedenti consiste nella semplificazione 
	della procedura di presentazione delle domande, che sarà articolata 
	in due fasi: 
	
		- prenotazione on line del contributo che dovrà 
		essere effettuata dalle ore 9 del 21 febbraio 2019 alle ore 16 
		del 25 dello stesso mese (cosiddetto “click day”) dal portale
		
		http://ambiente.regione.emilia-romagna.it nella pagina
		
		BANDO AMIANTO - RICHIESTA CONTRIBUTI; 
 
		- presentazione della documentazione che dà diritto al contributo 
		dalle ore 9 del 19 marzo alle ore 16 del 15 aprile 2019 
		tramite una procedura informatica guidata che rende meno complicata 
		l’operazione.
 
	
	Il finanziamento è per il 50% a fondo perduto, per 
	l’altro 50% erogato sotto forma di finanziamento 
	ultragevolato al tasso d’interesse dello 0,50% da restituire in 5 anni, 
	garantito da apposita fideiussione bancaria. Si può rinunciare a 
	quest’ultima opzione, restituendo subito la metà del contributo assegnato.  
	Contenuti del bando 
	Il bando è aperto a tutte le categorie di imprese e 
	finanzia gli interventi di rimozione di materiali contenenti amianto 
	(coperture, pannelli, pavimentazioni, ecc.) all’interno di 
	fabbricati e costruzioni utilizzate nell’ambito di 
	processi produttivi, compresi capannoni, stalle,
	depositi e magazzini per attrezzature agricole. 
	Esclusi dai finanziamenti gli enti e le istituzioni senza fini di 
	lucro non iscritti al Registro delle imprese, le amministrazioni pubbliche, 
	nonché le aziende che gestiscono servizi pubblici locali partecipate da enti 
	pubblici.
	Gli interventi di rimozione devono avere un costo minimo di 20 
	mila euro, con un contributo massimo concedibile fissato in 
	150 mila euro. La percentuale di aiuto riconosciuta varia secondo 
	le dimensioni economiche dell’impresa che effettua i lavori di bonifica: si 
	va dal 35% per le grandi imprese (più di 250 dipendenti e 
	un fatturato annuo superiore ai 50 milioni di euro oppure un attivo 
	patrimoniale sopra quota 43 milioni di euro), per salire al 50%
	nel caso di micro o piccole e medie imprese.
	Sono ammissibili solo le spese, al 
	netto dell’Iva, strettamente connesse all’intervento di rimozione 
	dell’amianto, comprese quelle riguardanti la messa in sicurezza dei luoghi 
	di lavoro. I costi sostenuti per consulenze, progettazione, sviluppo e messa 
	a punto degli interventi sono ammissibili fino al 10% 
	dell’importo complessivo dei lavori.
	Meno burocrazia
	Per agevolare le imprese nella prenotazione on line del 
	finanziamento sarà resa disponibile un link dedicato al bando sul portale
	
	http://ambiente.regione.emilia-romagna.it: il sistema attribuirà in 
	automatico un codice identificativo unico alla richiesta, seguendo l’ordine 
	cronologico di arrivo. 
	Le imprese collocate in posizione utile in graduatoria saranno ammesse alla 
	fase due e avranno tempo sino al 15 aprile prossimo per 
	completare le domande di contributo, allegando la documentazione richiesta. 
	Per utilizzare l’applicativo per la fase due è indispensabile procurarsi le 
	credenziali di identità digitali Federa (www.federazione.lepida.it) o Spid (https://www.spid.gov.it/richiedi-spid).
	La graduatoria dei progetti ammessi a contributo sarà 
	stilata in base all’ordine cronologico di arrivo delle prenotazioni, fino ad 
	esaurimento del plafond disponibile. Le imprese beneficiarie dovranno 
	concludere i lavori entro 24 mesi. I contributi regionali 
	sono cumulabili con altri aiuti erogati dalla Regione 
	stessa o da altri soggetti. Previsti sopralluoghi e 
	controlli a campione sulle dichiarazioni. 
	
	Fonte: Regione Emilia-Romagna