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15-03-2016
Emilia-Romagna - Nuovo Por Fesr 2014-2020: 40 milioni per efficienza
imprese
Sono 40 milioni di euro le risorse a disposizione per
sostenere, nei prossimi 5 anni nell'ambito del Por Fesr 2014-2020,
lo sviluppo sostenibile, la ricerca e l'efficienza
energetica nella produzione industriale in Emilia-Romagna.
La nuova programmazione dell'Emilia-Romagna punta così ad uno
sviluppo sostenibile della produzione industriale sul territorio
regionale, sia per quanto riguarda la
tutela dell'ambiente,
che del
risparmio dei costi energetici.
Il nuovo
Por Fesr 2014-2020, prevede incentivi specifici
per favorire la
riduzione dei consumi energetici e delle
emissioni di gas serra delle imprese e delle aree
produttive, lungo tutto il processo produttivo, dalla fase di progettazione
alla realizzazione del prodotto, compresa l'installazione di impianti
energetici da fonte rinnovabile per l'autoconsumo.
A disposizione delle imprese ci sono circa 40 milioni di euro di
finanziamenti europei Por Fesr, che saranno distribuiti attraverso il
nuovo fondo rotativo per l'Energia e
contributi a
fondo perduto.
Nella
precedente programmazione,
dal 2007 al 2013,
sono oltre 600 i progetti di riqualificazione e sostenibilità energetica
finanziati dalla Regione Emilia-Romagna attraverso bandi regionali, fondi
europei Por Fesr e il Fondo energia. I progetti principali hanno riguardato
la riqualificazione energetica delle imprese (12 milioni erogati, 107
imprese ammesse e oltre 20mila tep, tonnellate equivalenti di petrolio,
risparmiate), la rimozione dell'amianto e l'installazione di pannelli
fotovoltaici (210 progetti finanziati, 210mila metri quadri di amianto
rimossi, 1.500 tep risparmiate) e il Fondo energia, che aveva una dotazione
di 24 milioni di euro per finanziare i progetti di sostenibilità energetica
delle imprese (224 i progetti finanziabili).
In Emilia-Romagna il
sistema produttivo industriale
regionale consuma circa il
30% di energia totale utilizzata
in Emilia-Romagna, cui si aggiunge il
16% del settore terziario
e il
3% dell'agricoltura. Di questi consumi (pari a 3.799
ktep) il 62% è costituito da
gas naturale, il 26% deriva da
energia elettrica, il 9% dai
prodotti petroliferi,
il 2% da
combustibili solidi e l'1% da
fonti
rinnovabili termiche.
Il settore industriale in Italia, rispetto agli anni pre-crisi, ha perso
circa un terzo dei propri consumi energetici: se molto di questo risparmio è
dovuto agli interventi di efficienza energetica, non meno significativo è
stato l'impatto dovuto alla crisi che il settore ha registrato in questi
anni. Anche in Emilia-Romagna per il settore industriale si sta osservando
un importante calo dei consumi, pari ad oltre il 9% nel solo 2014 rispetto
al 2013.
Il meccanismo dei "
titoli di efficienza energetica" (Tee)
attualmente è il principale strumento a disposizione degli operatori per
poter incentivare l'efficienza energetica nell'industria e su questo
strumento si basa gran parte della strategia nazionale per il raggiungimento
dell'obiettivo di riduzione dei consumi energetici al 2020. L'Emilia-Romagna
ha registrato un'elevata crescita dei Tee dal 2008 in poi. Nel periodo
gennaio–dicembre 2014 risulta tra le prime regioni, insieme a Lombardia,
Puglia e Veneto in termini di concentrazione di Tee rilasciati. Nello stesso
periodo, i dati sui risparmi di energia certificati indicano che i maggiori
volumi si sono concentrati in Lombardia e Emilia-Romagna.
Sito internet: Regione Emilia-Romagna