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18-01-2016
Emilia-Romagna - dal Psr 2014-2020 oltre 12 milioni di euro per i primi
cinque bandi
La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato i primi cinque bandi
per l'innovazione in agricoltura del Psr
2014-2020 per oltre 12 milioni di euro: i bandi
riguardano i Goi, Gruppi operativi per l'innovazione, ovvero forme di
partenariato pubblico-privato costituiti da aziende agricole ed enti di
ricerca, che possono comprendere anche enti di formazione, consulenti,
aziende di trasformazione e commercializzazione del settore agroalimentare.
Sono previste premialità per i Goi che comprendono anche l’attività di
formazione, il bio e le produzioni
certificate. Ogni Goi deve presentare un Piano di innovazione che
abbia ricadute operative, ovvero, che risolva problemi concreti di
un’azienda agricola, della durata massima di 36 mesi, i cui risultati
dovranno essere diffusi attraverso la rete europea del Partenariato per
l’innovazione.
La percentuale del contributo pubblico è del 70%
per i progetti rivolti a sostenere la competitività aziendale,
sale al 90% per quelli di carattere ambientale,
cui è riconosciuta una particolare rilevanza per la collettività e arriva a
coprire il 100% della spesa ammissibile nel caso di
interventi che abbiano come obiettivo il sequestro di carbonio.
Nel dettaglio i cinque bandi per l'innovazione in agricoltura riguardano
i seguenti argomenti:
- Aziende agricole più innovative - Il bando per
sostenere progetti di sviluppo competitivo delle aziende
agricole può contare su 4.206.000 euro. La percentuale di
aiuto è del 70% della spesa ammessa. Tra gli interventi
previsti: sviluppo di nuove varietà e tipologie di prodotto,
meccanizzazione, robotica, agricoltura di precisione, nuovi modelli di
commercializzazione, Tracciabilità e documentazione, certificazione
ambientale.
- Acqua e suolo: più qualità, meno sprechi - Tre i bandi
che hanno come obiettivo il miglioramento delle performance
ambientali. Il primo punta a “migliorare la gestione delle
risorse idriche, dei fertilizzanti e dei pesticidi”. Dunque:
riduzione delle sostanze inquinanti, miglioramento della qualità delle
acque; controllo delle malattie delle piante con metodi a basso impatto;
adattamento dei sistemi colturali ai cambiamenti climatici. Le risorse a
disposizione superano i 5.839.000 euro e la percentuale di
aiuto è del 90%. Il secondo, è rivolto a “migliorare
la qualità dei suoli”, ha un plafond di 793.660 euro
e finanzierà in particolare interventi per i sistemi colturali di tipo
conservativo (cioè con ridotte lavorazioni del terreno). Anche in questo
caso il contributo pubblico copre il 90% delle spese. Il
terzo bando ambientale è rivolto a sostenere tutti gli interventi per un “uso
più efficiente dell’acqua in agricoltura”. Meno dispersioni,
dunque, a parità di beneficio per le coltivazioni. Le risorse ammontano a
1.020.000 euro e il contributo è del 90%.
- Più carbonio nel terreno - Al “sequestro di
carbonio” è rivolto l’ultimo dei cinque bandi. Obiettivo: favorire
la naturale capacità del terreno di immagazzinare carbonio senza disperderlo
in atmosfera. Con un duplice risultato: arricchire il suolo di materia
organica e contrastare le emissioni che contribuiscono all’effetto serra.
Tra gli interventi previsti: Innovazione organizzativa, di processo, nuovi
sistemi di qualità in sistemi agricoli e agroindustriali. A
disposizione 772.420 euro.
Le domande possono essere presentate dal 14 gennaio al 31 marzo
2016.
Sito internet: Regione Emilia-Romagna