L’Emilia-Romagna si conferma tra le regioni italiane con il maggior numero di imprese che hanno ottenuto certificazioni “green” tra cui ISO 14001, EMAS, EPD, Ecolabel che crescono anche nel 2022. E’ quanto emerge nel documento sulla diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità realizzato da Arter.
Strumenti volontari analizzati
Il documento descrive gli andamenti evolutivi 2021-2022 delle certificazioni per la sostenibilità in Emilia-Romagna confrontati nel panorama nazionale.
In dettaglio, sono riportati dati e indicatori, nazionali e regionali, delle certificazioni di processo e di prodotto più diffuse nel nostro Paese e le dinamiche settoriali in Emilia-Romagna.
Gli strumenti analizzati sono:
- Strumenti di qualificazione ambientale di processo, quali il regolamento europeo EMAS lo standard internazionale UNI EN ISO 14001.
- Strumenti di qualificazione ambientale dei prodotti, quali il marchio europeo Ecolabel; la Dichiarazione Ambientale di Prodotto DAP/EPD e le certificazioni forestali PEFC e FSC.
- Altri Strumenti di qualificazione, quali gli standard internazionali: UNI EN ISO 50001 per la gestione degli aspetti energetici; BS OHSAS 18001/UNI EN ISO 45001, per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; SA 8000 per la responsabilità sociale d’impresa; UNI EN ISO 9001, per la qualità.
Certificazioni ambientali
La regione detiene il primato delle certificazioni EPD (Environment Product Declaration): 211 dichiarazioni di prodotto che rappresentano il 26% del totale nazionale. Il settore predominante è l’Alimentare (142 EPD che rappresentano il 67% del totale regionale e il 77% del totale raggiunto dal comparto su scala nazionale).
Secondo posto per il sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas), con 151 registrazioni e il terzo posto per il sistema di gestione ambientale ISO 14001 con 2.742 siti certificati: si tratta di strumenti volontari adottati soprattutto nei settori traino all’economia regionale (metalmeccanico, costruzioni e agroalimentare). Pressoché invariata la classifica provinciale, con Bologna che rimane in testa (692 siti certificati ISO 14001) e Modena al secondo posto (408 siti certificati ISO 14001).
Terzo posto per lo standard di gestione forestale FSC, che continua a crescere: l’Emilia-Romagna, con 300 certificati FSC (+21% rispetto al 2021, contributo del 9% al totale nazionale), si posiziona al terzo posto della classifica nazionale. I segmenti trainanti in Emilia Romagna sono i prodotti stampati e la commercializzazione della carta.
Sono i dati principali che emergono dall’aggiornamento delle analisi sui trend 2021-2022 delle certificazioni ambientali, realizzato da ART-ER per la Regione Emilia-Romagna, allo scopo di monitorare la dinamicità delle organizzazioni operanti nei vari settori produttivi, anche in un’ottica di transizione ecologica.
Sono diverse le certificazioni ambientali scelte dalle imprese emiliano-romagnole. Per lo standard ISO 50001, che certifica i sistemi di gestione dell’energia, l’Emilia-Romagna con 273 siti certificati si conferma al quarto posto della classifica nazionale, con un contributo del 9% al totale. Nell’ultimo anno la certificazione è cresciuta del 17%.
Altre certificazioni
Negli ultimi due anni, è rimasto costante il numero di imprese certificate per la responsabilità sociale d’impresa SA8000. Invariata la distribuzione provinciale, con Bologna in testa alla classifica, 49 certificazioni SA 8000; seguono Parma con 28 certificazioni; Forlì Cesena con 26 certificazioni e Ravenna con 24 certificazioni.
I siti registrati con i sistemi di gestione della sicurezza dei lavoratori (ISO 45001) in Emilia-Romagna restano costanti al 2022 rispetto all’anno precedente, un numero che colloca la regione al terzo posto in Italia.
Rimangono costanti anche i numeri relativi alle Certificazioni del Sistema di Gestione della Qualità ISO 9001.
Settori e strumenti
L’analisi di Regione Emilia-Romagna e ART-ER evidenzia anche i comparti in cui sono presenti il numero maggiore di imprese certificate.
- EMAS: I settori trainanti restano i servizi (in prevalenza per la gestione dei rifiuti) che rappresentano il 46% del totale e il comparto agroalimentare che ne rappresenta il 28%.
- EPD: il settore agroalimentare si conferma quello prevalente con 142 EPD di prodotti, che rappresentano il 67% del totale regionale e il 77% del totale raggiunto dal comparto su scala nazionale. I maggiori tassi di crescita per l’EPD sono stati registrati nel settore dell’edilizia: infrastrutture ed edifici (+2.000%) e costruzioni (+31%).
- ISO 14001: I settori con maggiore diffusione sono metalmeccanico e costruzioni (insieme coprono una quota del 58% del totale regionale). Si registra una crescita dei comparti altri servizi e commercio all’ingrosso, rispettivamente +18% rispetto all’anno precedente, probabilmente per effetto della pandemia da Covid 19, che ha fatto crescere la sensibilità per le tematiche ambientali da parte delle aziende.
- ISO 45001: I settori trainanti per la gestione della sicurezza dei lavoratori sono il Metalmeccanico (852 siti certificati, 31% del totale regionale) e i Trasporti (719 siti certificati, 26% del totale regionale).
- SA 8000: Il numero maggiore di certificazioni si registra nella Fornitura di alimenti e servizi di ristorazione (38 c, pari al 21% del totale) e nelle Costruzioni (35 certificazioni, 18% del totale). Da segnalare la crescita del comparto di Altri Servizi, con un +61% di certificazioni. Una variazione positiva da attribuirsi agli effetti della pandemia che ha fatto crescere la sensibilità per i temi ambientali e sociali e, di conseguenza, la domanda della certificazione etica.
Sito internet: Regione Emilia-Romagna
Per approfondire: