La regione Emilia-Romagna ha lanciato un bando 10 milioni di euro che prevede contributi a fondo perduto alle micro, piccole e medie imprese del territorio che investono in sostenibilità in progetti con meno rifiuti, più riutilizzo e riciclo dei materiali.
Contributi per la sostenibilità
L’atto della Giunta regionale dà tempo fino al prossimo 21 maggio per la richiesta di contributi a fondo perduto da parte delle attività produttive con sede nel territorio regionale.
Produrre meno rifiuti, riutilizzare i materiali, accrescere il riciclaggio. L’Emilia-Romagna lancia il primo bando sull’economia circolare per finanziare progetti di micro, piccole e medie imprese impegnate nel raccogliere la sfida della sostenibilità.
Beneficiari
Micro, piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna.
Risorse disponibili
A disposizione, un pacchetto complessivo di 10 milioni di euro finanziato con risorse del Por Fesr 2021/2027.
Sette milioni di euro, sul totale dei fondi disponibili, sono riservati al potenziamento degli impianti di trattamento e riciclaggio di rifiuti, o a realizzarne nuovi. Tra gli altri progetti ammissibili a finanziamento, la riconversione e/o riqualificazione dell’attività produttiva all’insegna di un utilizzo più efficiente delle risorse.
Interventi ammissibili
- interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti o al potenziamento di impianti esistenti necessari al trattamento e riciclaggio di rifiuti di qualsiasi tipo e alla loro trasformazione in materia prima seconda;
- interventi di innovazione tecnologica, di prodotto, di processo e di servizio che siano finalizzati alla riconversione e/o riqualificazione dell’attività economico/produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile e che siano in grado di dimostrare, per effetto degli investimenti, un utilizzo più efficiente delle risorse attraverso una riduzione della produzione di scarti/rifiuti o un aumento degli scarti riutilizzabili.
Spese ammissibili
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:
- A. acquisizione di beni strumentali, quali macchinari, attrezzature e impianti, hardware e di beni immateriali e intangibili, quali brevetti, marchi, licenze, servizi cloud computing e know-how;
- B. realizzazione di opere murarie ed edilizie strettamente connesse alla installazione e posa in opera di macchinari, attrezzature, impianti e hardware;
- C. acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto e per l’ottenimento di certificazioni connesse ai temi ambientali (ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD, LCA, ecc). Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 20% della somma delle voci A e B;
- D. oltre alle spese sopra indicate, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 5% della somma delle voci A, B e C, ai sensi dell’articolo 54, lettera a). Tali spese non dovranno essere oggetto di rendicontazione.
Entità e tipo di contributi
Il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto per progetti di valore non inferiore a 100mila euro. Per le aziende in regime “de minimis”, il sussidio non potrà superare il 40% del costo dell’investimento, nel limite massimo di 300mila euro.
Per i progetti finanziati a valere sul regime di esenzione, il contributo massimo è di 300.000 euro per investimenti che assicurano una capacità di riciclo inferiore a 5.000 tonnellate/anno; sale a 500.000 euro per una capacità di riciclo almeno pari a 5.000 tonnellate/anno; a 1.000.000 a fronte di 10.000 tonnellate/anno e a 2.000.000 per 20.000 tonnellate/anno.
Nel caso di interventi per nuovi impianti di trattamento e riciclaggio o per potenziare quelli esistenti, il contributo potrà essere maggiorato del 5% se prevista la riduzione dei consumi energetici; se funzionali ad ottenere un’etichettatura di sostenibilità ambientale o il recupero di materia; per interventi di simbiosi industriale; per azioni promosse da attività produttive con fatturato annuo pari o maggiore a 2 milioni di euro, in possesso del rating di legalità, oppure operanti in aree interne, montane o alluvionate nel maggio 2023.
I progetti di innovazione finalizzati alla riconversione dell’attività economica verso l’economia circolare potranno venire premiati con un 5% di finanziamento aggiuntivo in caso di ricaduta positiva in termini occupazionali; se presentati da aziende con rilevanza della presenza femminile e/o giovanile, in possesso del rating di legalità (e fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di euro), operanti in aree interne, montane o segnate dal maltempo del maggio 2023.
Presentazione richiesta
Presentazione delle domanda di contributo online dal 22 aprile 2024 (in precedenza dal 9 aprile, posticipato con Determinazione n. 6485 del 29 marzo 2024) al 21 maggio 2024.
Sarà possibile fare la domanda solo in via telematica, tramite l’applicazione web “Sfinge 2020”, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet della Regione nella sezione Fesr dedicata al bando. Per l’accesso all’applicativo Sfinge 2020 dovranno essere utilizzati lo Spid, la Carta di identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi del rappresentante legale o della persona da questi incaricata e/o delegata alla trasmissione dell’istanza.
Per saperne di più
Fonte: Sito internet Regione Emilia-Romagna
Per approfondire
Promozione dell’economia circolare e riduzione dei rifiuti nel sistema produttivo regionale