Diritto alla riparazione, direttiva Ue pubblicata in Gazzetta

Pubblicata nella GUUE del 10.7.2024 la Direttiva (UE) 2024/1799 sul cosiddetto “diritto alla riparazione” per i consumatori recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni.

Sintesi

La direttiva, in vigore dal 30 luglio 2024, stabilisce norme uniformi che promuovono la riparazione dei beni acquistati dai consumatori nel quadro e al di fuori della responsabilità del venditore, al fine di ridurre lo smaltimento prematuro di beni funzionali acquistati dai consumatori incoraggiandoli a usarli più a lungo.

A tal riguardo, la direttiva consente ai consumatori di chiedere una riparazione a prezzi accessibili da parte del prestatore di servizi di riparazione di loro scelta promuovendo, quindi, il consumo sostenibile per generare benefici per l’ambiente e favorire un ciclo di vita dei beni che comprenda il riutilizzo, la riparazione e il ricondizionamento.

Informazioni

E’ prevista la possibilità per i riparatori di fornire al consumatore il modulo europeo di informazioni sulla riparazione di cui all’allegato I alla direttiva, che deve specificare in modo chiaro e comprensibile le condizioni di riparazione, quali:

  • l’identità del riparatore;
  • l’indirizzo geografico in cui è stabilito il riparatore;
  • il bene da riparare;
  • la natura del difetto e il tipo di riparazione suggerito;
  • il prezzo o, se il prezzo non può essere ragionevolmente calcolato in anticipo, il modo in cui il prezzo deve essere calcolato e il prezzo massimo per la riparazione;
  • il tempo necessario per completare la riparazione;
  • la disponibilità di beni sostitutivi temporanei durante il periodo di riparazione e i costi della sostituzione temporanea, se del caso, per il consumatore;
  • il luogo in cui il consumatore consegna il bene per la riparazione;
  • ove applicabile, la disponibilità di servizi accessori, quali rimozione, installazione e trasporto, offerti dal riparatore, nonché i costi dettagliati di tali servizi, se presenti, per il consumatore;
  • il periodo di validità del modulo europeo di informazioni sulla riparazione;
  • se del caso, informazioni aggiuntive.

Riparazione

Su richiesta del consumatore, il fabbricante deve riparare i beni per i quali e nella misura in cui sono previsti requisiti di riparabilità dagli atti giuridici dell’Unione elencati nell’allegato II alla direttiva, salvo che per tali beni la riparazione sia impossibile.

La riparazione è effettuata alle condizioni seguenti:

  • deve essere effettuata gratuitamente o dietro pagamento di un prezzo ragionevole;
  • deve essere eseguita entro un periodo di tempo ragionevole dal momento in cui il produttore ha il possesso fisico del bene, ha ricevuto il bene o ha avuto accesso allo stesso dal consumatore;
  • il produttore può fornire al consumatore il prestito di un bene sostitutivo a titolo gratuito o a un costo ragionevole per la durata della riparazione;
  • nei casi in cui la riparazione sia impossibile, il produttore può offrire al consumatore un bene ricondizionato.

Piattaforma online

Inoltre, si segnala l’istituzione di una “piattaforma online europea” per la riparazione per consentire ai consumatori di trovare riparatori e, se del caso, venditori di beni ricondizionati, acquirenti di beni difettosi da ricondizionare o iniziative di riparazione di tipo partecipativo.

Recepimento

La direttiva deve essere recepita dagli Stati membri entro il 31 luglio 2026.


Testo

Direttiva Unione Europea 13 giugno 2024, n. 1799

Direttiva (UE) 2024/1799 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2024, recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni e che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e le direttive (UE) 2019/771 e (UE) 2020/1828Testo rilevante ai fini del SEE.

Per approfondimenti sull’iter della direttiva, si rimanda alle News precedenti:

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