Diritto alla riparazione, accordo sulla direttiva Ue

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla direttiva che promuove la riparazione di beni rotti o difettosi, nota anche come direttiva sul diritto alla riparazione (o R2R).

L’accordo provvisorio sulla direttiva segue la risoluzione approvata dal Comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori UE e, come riportato dalle istituzioni nel comunicato del 2 febbraio 2024, propone una nuova serie di strumenti per rendere la riparazione più attraente per i consumatori facendo una scelta per la riparazione diminuendo la produzione di rifiuti.

I nuovi strumenti includono:

  • la possibilità per i consumatori di chiedere ai produttori di riparare i prodotti che sono tecnicamente riparabili ai sensi del diritto dell’UE (ad esempio, lavatrici, aspirapolvere o telefoni cellulari);
  • un formulario europeo di informazione sulla riparazione che i riparatori possono offrire ai consumatori, con informazioni chiare quali le condizioni di riparazione, i tempi di ultimazione dei lavori, i prezzi, i prodotti sostitutivi, ecc. (la direttiva include un modello di tale modulo come allegato 1);
  • una piattaforma online europea per la riparazione per facilitare l’incontro tra consumatori e riparatori;
  • un’estensione di 12 mesi del periodo di responsabilità del venditore dopo la riparazione di un prodotto.

L’accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo deve ora essere approvato e formalmente adottato da entrambe le istituzioni.

Aggiornamento

  • 10.7.2024: Diritto alla riparazione, direttiva Ue pubblicata in Gazzetta
    • La Direttiva (UE) 2024/1799 sul cosiddetto “diritto alla riparazione” è stata pubblicata nella GUUE del 10.7.2024: entra in vigore il 30 luglio 2024 e deve essere recepita dagli Stati membri entro 31 luglio 2026.
  • 29.4.2024: Diritto alla riparazione, direttiva Ue approvata dal Parlamento
    • Il Parlamento Ue ha approvato in via definitiva la direttiva sul cosiddetto “diritto alla riparazione” per i consumatori, che promuove la riparazione di beni rotti o difettosi. La direttiva deve essere, quindi, formalmente approvata anche dal Consiglio e pubblicata sulla GUUE: gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale.

Per approfondire, si rimanda al comunicato: Comunicato stampa del 2 febbraio 2024

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