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News / Dalle Regioni / Emilia-Romagna

16-12-2020

Emilia-Romagna, nuova legge sulle grandi derivazioni idroelettriche

Legge Regionale 16 dicembre 2020, n. 9 "Disciplina delle assegnazioni delle concessioni di derivazioni idroelettriche con potenza nominale superiore a 3000 kW e determinazione di canoni".

La legge regionale 9/2020 disciplina:

  1. le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, come definite dall’articolo 6, comma secondo, lettera a), del regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici), nel rispetto dell'ordinamento dell'Unione europea e degli accordi internazionali, nonché dei principi fondamentali dell'ordinamento e della normativa statale;
  2. la determinazione del canone delle concessioni di derivazioni idroelettriche con potenza nominale superiore a 3.000 kilowatt ai sensi dell’articolo 12 del d.lgs. 79 del 1999 e dell’articolo 89 del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59).

La nuova legge regionale prevede che al termine delle attuali concessioni (1° aprile 2029), tutte le opere “bagnate” delle dighe - infrastrutture di raccolta, regolazione e derivazione dell’acqua, i canali di adduzione, le condotte forzate e i canali di scarico – passeranno in proprietà alla Regione e dovranno essere consegnate da Enel in stato di regolare funzionamento.

La Regione, con un’analisi caso per caso, potrà inoltre procedere a nuove assegnazioni attraverso gara pubblica ammettendo, in via secondaria, anche assegnazioni a società a capitale misto pubblico-privato oppure mediante forme di partenariato pubblico-privato.

Le nuove concessioni avranno scadenza compresa tra venti e quarant’anni, estendibile di dieci anni in casi di proposte particolarmente complesse.


 


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