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03-03-2016
Toscana, Riordino delle funzioni amministrative in materia ambientale
La Regione Toscana, con legge n. 15 del 24 febbraio 2016,
ha approvato il "Riordino delle funzioni amministrative in materia
ambientale in attuazione della l.r. 22/2015 nelle materie rifiuti, tutela
della qualità dell'aria, inquinamento acustico. Modifiche alle leggi
regionali 25/1998, 89/1998, 9/2010, 69/2011 e 22/2015".
La legge, in vigore dal 3 marzo 2016 e in attuazione della l.r. 22/2015,
adegua la normativa regionale in materia di
gestione dei rifiuti, di tutela della qualità dell’aria
e di inquinamento acustico mediante l’espressa attribuzione
alla Regione delle funzioni esercitate dalle province e dalla Città
metropolitana di Firenze.
In particolare, la legge modifica le relative leggi
regionali: 25/1998 (in materia di gestione dei rifiuti e
bonifica dei siti inquinati), 89/1998 (in materia di
inquinamento acustico), 9/2010 (in materia di tutela della
qualità dell’aria ambiente), 69/2011 (di istituzione
dell’autorità idrica toscana e delle autorità per il servizio di gestione
integrata dei rifiuti urbani) e 22/2015 (sul riordino delle
funzioni provinciali)".
Come si legge in premessa, il trasferimento di competenza
riguarda:
- gestione dei rifiuti - al fine di superare la
frammentazione delle competenze in tale materia e garantire quindi una
più efficace ed efficiente azione amministrativa, vengono allocate in
capo alla Regione anche le residue funzioni che la legge regionale 28
ottobre 2014, n. 61 (Norme per la programmazione e l’esercizio delle
funzioni amministrative in materia di gestione dei rifiuti) aveva
riservato alle province e alla Città metropolitana di Firenze;
- tutela della qualità dell’aria - sono trasferite
alla Regione le funzioni esercitate dalle province e dalla Città
metropolitana di Firenze, con particolare riferimento a quelle
autorizzative, di controllo e di coordinamento della pianificazione al
livello comunale;
- inquinamento acustico - sono trasferite alla
Regione le funzioni amministrative, svolte dalle province e dalla Città
metropolitana di Firenze, riguardanti, in particolare, l’esercizio dei
poteri sostitutivi in caso di mancata approvazione dei piani comunali di
risanamento acustico nonché la vigilanza ed il controllo sugli ambiti
territoriali sovra comunali.