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	05-05-2016
	Emilia-Romagna, nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti
	Il nuovo Piano per la gestione dei rifiuti, varato dalla 
	Giunta e approvato dall'Assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna, 
	si pone come obiettivi l'azzeramento delle discariche, 
	il progressivo spegnimento degli inceneritori e portare il 
	riciclo di carta, legno, vetro, plastica, metalli e organico al 70%.
	In particolare, il piano prevede:
	
		- Entro il 2020, la raccolta differenziata sarà 
		poi innalzata al 73% e la produzione pro-capite di rifiuti 
		ridotta del 20-25%.
		I cittadini, grazie all’introduzione della tariffa puntuale, pagheranno 
		per ciò che buttano e non per i metri quadri delle abitazioni e sono 
		previsti incentivi per i Comuni più virtuosi, quelli che 
		invieranno meno rifiuti allo smaltimento, e per le imprese green. 
		- Discariche praticamente azzerate, con il conferimento di 
		rifiuti negli impianti ridotto al 5% (-80% rispetto al 2011), 
		progressivo spegnimento degli inceneritori, il riciclo di 
		carta, legno, vetro, plastica, metalli e organico portato al 70% entro 
		il 2020, la raccolta differenziata innalzata al 73% e la 
		produzione pro-capite di rifiuti ridotta del 20-25%.
 
		- E ancora: i cittadini che, grazie all’introduzione della 
		tariffa puntuale, pagheranno per ciò che buttano, non più per 
		i metri quadrati dell’abitazione o per il numero di componenti del 
		nucleo familiare; incentivi per i Comuni più virtuosi, quelli che 
		invieranno meno rifiuti allo smaltimento, e per le imprese green, 
		quelle, cioè, capaci di valorizzare le frazioni di rifiuti differenziati 
		nell’ambito di cicli produttivi locali.
 
	
	I Comuni, singolarmente e in forma associata, attraverso la loro 
	Agenzia (Atersir) avranno un ruolo centrale nell’attuazione del Piano. Ad 
	essi infatti spetta il compito di attuare nel proprio territorio le azioni 
	previste in materia di prevenzione, raccolta differenziata e recupero in 
	base alle specifiche peculiarità territoriali.
	Un ruolo determinante è poi attribuito ai cittadini, chiamati a 
	collaborare con scelte quotidiane consapevoli, orientando l'acquisto dei 
	prodotti alla riduzione dei rifiuti, all’attuazione di forme di riuso e a 
	una raccolta differenziata di qualità.
	
	Fonte: Regione Emilia-Romagna