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	09-02-2015
	Lombardia, circolari indirizzi AIA e applicazione BAT per l'industria 
	della calce
	La Regione Lombardia con due circolari,
	n. 11 del 22 dicembre 2014 e n. 12 del 23 dicembre 
	2014,  
	ha formulato ulteriori istruzioni sull'autorizzazione integrata ambientale 
	(AIA), dopo le 
	modifiche apportate dal D.lgs. 46/2014, nonché indirizzi 
	per l'applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) per 
	l'industria della calce.
	Nel dettaglio, le circolari pubblicate sul BUR n. 7 del 9 febbraio 2015, 
	sono:
		
			- Circolare 22 dicembre 2014, n. 11 - integra gli indirizzi già 
			emanati dalla Regione con la circolare n. 6 del 4 agosto 2014 e fornisce ulteriori indicazioni in particolare sulle attività di autodemolizione e sull'industria chimica. 
			A tal proposito viene chiarito, tra l'altro, che il centro di 
			raccolta/autodemolitore rientra nel campo di applicazione della 
			categoria 5.3 lettera b) punto 5) solo se svolge operazioni di 
			frantumazione dei veicoli già bonificati in appositi dispositivi con 
			capacità di trattamento superiore alla soglia ivi indicata. In tali 
			casi rientrano conseguentemente in autorizzazione anche tutte le 
			altre attività (messa in sicurezza, demolizione, pressatura) svolte 
			presso l’installazione e tecnicamente connesse.  In riferimento 
			all'industria chimica, la Lombardia ritiene che la categoria "Ippc 4" dell'allegato VIII, Parte II, 
			D.lgs. 152/2006 ricomprenda solo la produzione su scala industriale di prodotti chimici ritenendo di non estendere tale ambito anche all'industria manifatturiera, in cui pur avvenendo reazioni chimiche, esse sono contestuali alla produzione di un determinato manufatto.
 
		
		
			- Circolare 23 dicembre 2014, n. 12 - fornisce indicazioni operative sulle conclusioni 
			relative alle "migliori tecniche disponibili" (BAT) per l'industria della calce adottate ai sensi della direttiva 2010/75/Ue, nell'ambito dei procedimenti di riesame delle autorizzazioni integrate ambientali. 
			Gli indirizzi riportati nel documento sono stati formulati sulla 
			base delle valutazioni condotte nell’ambito di un confronto con le 
			autorità competenti (Province), ARPA Lombardia, l’associazione di 
			categoria (CAGEMA) e le aziende dell’industria della calce.