News / Dalle Regioni / Toscana
	18-11-2014
	Toscana, modificata disciplina tutela inquinamento acque
	La Regione Toscana, con Decreto del Presidente della Giunta 11 
	novembre 2014, n. 66/R, ha approvato le "Modifiche al 
	regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 8 
	settembre 2008, n. 46/R (Regolamento di attuazione della legge regionale 31 
	maggio 2006, n. 20 “Norme perla tutela delle acque dall’inquinamento”)", 
	riguardanti gli allevamenti ovini e le 
	utilizzazioni agronomiche.
	In particolare, il provvedimento al fine di chiarire 
	alcuni dubbi interpretativi sorti nel periodo di attuazione del regolamento 
	e dare maggiore coerenza interna al provvedimento, prevede alcune modifiche 
	al vigente regolamento, tra cui;
	
		- introdotte specifiche disposizioni per lo stoccaggio dei 
		materiali inerenti, in particolare, la platea, al fine di tener 
		conto delle caratteristiche e delle esigenze degli allevamenti ovini con 
		produzione di azoto al campo inferiore a 3000 chilogrammi l’anno in zone 
		non vulnerabili e 600 chilogrammi in zone vulnerabili da nitrati;
 
		- stabilisce i termini e le modalità di presentazione delle 
		comunicazioni, inerenti l'utilizzazione agronomica, 
		nel caso in cui i gestori degli impianti optino di non avvalersi 
		dell’autorizzazione unica ambientale (AUA), prevedendo che la 
		comunicazione sia presentata allo sportello unico delle attività 
		produttive (SUAP), ex decreto del Presidente della Repubblica 7 
		settembre 2010, n. 160 (Regolamento per la semplificazione e il riordino 
		della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive);
 
		- prevede la durata dell’eventuale 
		comunicazione di utilizzazione agronomica e riallinea il 
		regolamento regionale alle disposizioni del decreto ministeriale 7 
		aprile 2006 (Criteri e norme tecniche generali per la disciplina 
		regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento), 
		che permette la possibilità di inviare la comunicazione per l’utilizzo 
		degli effluenti zootecnici al comune con scadenza temporale fino a un 
		massimo di cinque anni, innalzando l’attuale termine, però solo qualora 
		i contenuti della comunicazione non subiscano modifiche sostanziali.