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26-11-2010
Regione Emilia Romagna - Edilizia - una legge per la promozione della legalità e della semplificazione
Una risposta della Regione Emilia-Romagna
all’infiltrazione di imprese legate alla criminalità organizzata.
L’Assemblea Legislativa ha, infatti, dato il via libera alla legge
regionale per la promozione della legalità e della semplificazione nel
settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.
La nuova normativa (Disposizioni per la promozione della legalità e
della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a
committenza pubblica e privata), punta a valorizzare le imprese virtuose
(rimuovendo i comportamenti illegali che alterano il mercato e la libera
concorrenza), a semplificare le normative del settore riducendo le
pratiche cartacee e l’uso indiscriminato del massimo ribasso d’asta
negli appalti, ad aumentare i controlli nei cantieri anche con
l’utilizzo delle tecnologie informatiche necessarie per segnalare
appalti nei quali possono annidarsi fenomeni di infiltrazione mafiosa,
lavoro irregolare e usura.
"La legalità è libertà. Il progetto di legge – ha sottolineato
l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli -
punta a contribuire alla legalità nel nostro territorio, ed è un
contributo a una sfida che si vince con l’attenzione e il sostegno
compatto delle istituzioni insieme alle forze dell’ordine, alle
associazioni di categoria, ai lavoratori sino ai cittadini. Con la nuova
legge sarà più facile contrastare i fenomeni di infiltrazione mafiosa,
il lavoro irregolare, l’usura, i comportamenti illegali che alterano il
mercato e la libera concorrenza".
Alla base del provvedimento – soprattutto in un momento di forte crisi
economica, che colpisce con forza l’edilizia - c’è la valutazione che la
struttura del mercato spesso è condizionata dalla presenza di imprese
che possono adottare pratiche in grado di alterare le condizioni di
concorrenzialità. Tra queste il frequente ricorso a rapporti di
subappalto ad imprese non adeguatamente strutturate, l’utilizzo troppo
elevato del criterio del prezzo più basso, la scarsa attività di
controllo rispetto ai numeri elevati di cantieri sia pubblici, sia
privati, le difficoltà nel giungere alla conclusione dell’iter di
realizzazione degli interventi edilizi.
Il provvedimento prevede di attuare un sistema integrato di sicurezza
territoriale e di qualificazione e di idoneità degli operatori economici
nonché delle amministrazioni pubbliche. Prevede anche l’adozione di
procedure e di soluzioni finalizzate alla trasparenza, alla
semplificazione e razionalizzazione dell’attività amministrativa e degli
adempimenti nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica
e privata.
La Regione potrà definire accordi e intese con i soggetti pubblici
competenti, consapevoli che la legalità e a semplificazione passano
attraverso risposte di sistema. Sono previsti anche accordi per
l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, in accordo
alle finalità previste dalle disposizioni normative in materia.
Dove agisce la nuova legge regionale
La legge regionale prevede un potenziamento dell’attività di controllo
nei cantieri edili e di ingegneria civile. In particolare, la Regione
definirà secondo criteri di proporzionalità e adeguatezza, con
riferimento alla dimensione dei cantieri ovvero alla particolare
pericolosità di lavori, le modalità di adozione e di applicazione
obbligatoria di sistemi informatici di controllo e registrazione
automatica delle presenze autorizzate nei cantieri, al fine di
assicurare un più efficace e coordinato esercizio delle attività di
vigilanza. Si prevede l’aggiornamento e la pubblicazione dell’elenco
delle imprese che si avvalgono dei sistemi informatici di controllo e
registrazione. Un altro aspetto relativo al potenziamento e al migliore
coordinamento delle attività di controllo, riguarda la promozione
tramite accordi dell’adozione di sistemi telematici di rilevazione dei
movimenti e dei flussi dei mezzi e dei materiali nei cantieri.
La Regione agevolerà - in collaborazione e in accordo con gli enti
competenti - lo svolgimento delle attività delle amministrazioni
pubbliche, degli operatori economici e dei cittadini: questo per
costituire, aggiornare e rendere consultabile agli aventi diritto la
banca dati delle certificazioni (le cosiddette white list o elenchi di
merito), rilasciate nell’ambito del territorio regionale, relative alla
regolarità contributiva degli operatori economici e alla congruità
dell'incidenza della manodopera per contratto affidato. È contemplato
anche il supporto informativo per la semplificazione e
dematerializzazione degli obblighi di comunicazione in merito: alla
notifica preliminare, ai moduli Istat per la rilevazione dei titoli
abilitativi per nuovi fabbricati o per ampliamenti di volume di
fabbricati preesistenti, ai modelli Gap delle Prefetture, al
procedimento e agli endoprocedimenti edilizi (dati catastali,
autorizzazioni paesaggistiche e sismiche), e alle procedure negoziate
per l’affidamento di contratti pubblici.
La norma recepisce e declina i principi della Commissione europea
favorendo il massimo accesso alle procedure di affidamento di lavori,
così congiuntamente a forniture o servizi, anche alle piccole imprese.
Si rafforzano inoltre i controlli nel settore dell’edilizia privata
sull’inizio e fine lavori nonché sull’avvenuta comunicazione all’ente
competente del nominativo dell’impresa esecutrice o delle imprese
affidatarie dei lavori per la verifica del regolare adempimento degli
obblighi contributivi e previdenziali e delle condizioni di idoneità
tecnico-professionale delle imprese, nonché all’avvenuta verifica della
dicitura antimafia per rendere efficace il permesso di costruire.
Documenti di approfondimento
Fonte: www.regione.emilia-romagna.it
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