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16-01-2008
La Regione Lazio con delibera del Consiglio 27 settembre 2007 n. 42 ha approvato il Piano di tutela delle acque.
Le norme del piano sono vincolanti per le Province, per gli Enti locali, nonché per i privati che a qualunque titolo compiano azioni disciplinate dal piano. Dalla data di adozione del piano non possono essere più rilasciate autorizzazioni, concessioni, permessi od altro che siano in contrasto con le disposizioni del piano stesso.
Tra le varie norme, si segnalano le disposizioni sulle acque di lavaggio e di prima pioggia dei piazzali e aree esterne industriali dove avvengono lavorazioni, lavaggi di materiali o semilavorati, di attrezzature o automezzi o vi siano depositi di materiali, materie prime, prodotti, ecc.... Gli scarichi delle suddette acque devono essere autorizzati e le acque devono essere trattate prima di essere convogliate nel corpo recettore.
Il piano prevede, per i titolari o i gestori, degli impianti di depurazione che trattano reflui urbani di agglomerati superiori a 10.000 a.e. e gli impianti industriali che scaricano in corpi idrici, la figura del responsabile esperto di problematiche ambientali quale referente con gli enti competenti.
Infine, il piano disciplina anche i prelievi di acqua mediante pozzi, rimandando però ad una successiva delibera per quanto riguarda la chiusura degli stessi, le modalità di misura dei prelievi e la relativa comunicazione alla Regione.
Documenti di approfondimento
Delibera del Consiglio Regionale Lazio 27 settembre 2007 n. 42 (R)
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