Consiglio UE, posizione su direttiva sostenibilità

Il Consiglio Europeo ha approvato la sua posizione (“orientamento generale”) sulla proposta di direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità che si dovrebbe applicare dal 2024 alle imprese con più di 250 dipendenti e dal 2027 alle PMI quotate in borsa. Il progetto di direttiva integrerà la strategia dell’UE per la finanza sostenibile.

L’adozione di una posizione comune degli Stati membri su questo testo continua il percorso verso lo sviluppo di un quadro normativo europeo per la finanza sostenibile, definendo le future norme di riferimento di carattere non finanziario, in linea con le altre norme in vigore in ambito ambientale e sociale. Al termine di questo percorso, le imprese con più di 250 dipendenti o Pmi quotate in borsa dovranno tradurre la loro politica ambientale, sociale e di governance in documenti informativi standardizzati, motivati e certificati. Questo si traduce in una maggiore trasparenza per i cittadini, i consumatori e gli investitori in modo che le società, non possano utilizzare il greenwashing.

La proposta della Commissione europea rivede la direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e consentirà di garantire la solidità degli impegni assunti dalle imprese introducendo le seguenti novità:

  • estensione dell’ambito di applicazione a tutte le imprese di grandi dimensioni e alle imprese quotate in un mercato regolamentato (ad eccezione delle microimprese quotate in borsa)
  • obbligo di certificazione delle informazioni comunicate sulla sostenibilità
  • requisiti più dettagliati e standardizzati sulle informazioni che le imprese devono comunicare
  • migliore accessibilità delle informazioni, imponendone la pubblicazione in una sezione ad hoc delle relazioni sulla gestione redatte dalle imprese.

Tali modifiche consentiranno di aumentare la responsabilità di un’impresa, di evitare norme nazionali divergenti e di facilitare la transizione verso un’economia sostenibile.

Aggiornamento della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario

L’obiettivo della proposta è quello di colmare le lacune nelle norme vigenti in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario, che erano di qualità e comparabilità insufficienti per consentire agli investitori di tenerne debitamente conto. Tali lacune ostacolano la transizione verso un’economia sostenibile.

La direttiva conferma il ruolo di primo piano svolto dall’Unione europea nella definizione di norme sostenibili. L’armonizzazione dei dati sulla sostenibilità sarà resa possibile dalla definizione di principi in materia di informativa sulla sostenibilità, che saranno adottati mediante atto delegato dalla Commissione europea, previo parere tecnico dello European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) e di diverse agenzie europee.

Il testo propone un ambito di applicazione più ampio, un chiarimento e un ampliamento degli obblighi di comunicazione di informazioni e garantisce che tale comunicazione sia conforme ai principi obbligatori dell’UE. Prevede inoltre che l’accesso digitale alle informazioni sulla sostenibilità diventi un obbligo.

Modifiche dell’ambito di applicazione

Il Consiglio ha modificato l’ambito di applicazione proposto dalla Commissione europea affinché le esigenze in materia di informativa non risultino troppo gravose per le PMI quotate (gli obblighi non si applicano alle altre PMI) e sia concesso alle imprese in questione tempo sufficiente per adeguarsi alle nuove norme.

Contesto e prossime tappe

La Commissione europea ha presentato la proposta di direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità il 21 aprile 2021.

L’orientamento generale raggiunto oggi completa la posizione negoziale concordata dal Consiglio. Conferisce alla presidenza del Consiglio un mandato per ulteriori discussioni con il Parlamento europeo, il cui avvio è previsto per la primavera del 2022.


Sito internet: Consiglio Europeo

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